Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film
Non è in grado di sollevarsi dal terreno dell'ovvietà, ma quasi nemmeno ci prova.
Non è in grado di sollevarsi dal terreno dell'ovvietà, ma quasi nemmeno ci prova. Ormai la brutale truculenza di stragi come quelle pianificate pacatamente al cronometro da Denzel Washington (peraltro col medesimo sistema di ricognizione visiva e premonizione mentale di Robert Downey Jr nei panni di Sherlock Holmes) o l'iperrealismo alla David Fincher non fanno più notizia, tantomeno se apparecchiati con scarsa lena. E difatti da Richard Wenk (la cui sceneggiatura rielabora una serie poliziesca USA degli anni Ottanta) ed Antoine Fuqua non si registrano sforzi sufficienti a ravvivare il consunto schema del film di vendetta incentrato sulla cinica figura di un raddrizzatore di torti che tenta in tal modo di mettere una pezza sopra un trauma del passato. Washington, Chloë Grace Moretz e Johnny Skourtis credono parecchio nei loro personaggi (e pure gli spettatori), e l'osservazione del sudiciume invisibile di Boston, tra bande di spietati malavitosi, giri di ragazzine prostituite, visite di poliziotti usurai e cataste di denaro sporco, possiede un doloroso valore di verità, ma il plot è l'ennesimo a riecheggiare l'intreccio de Il giustiziere della notte, il ritmo e la tensione si assopiscono in diversi segmenti di raccordo e la marmaglia dei cattivi ha la sola funzione di carne da macello e un carisma pari a zero, sebbene qualche dialogo a due sia comunque scritto bene.
Cupa la colonna sonora di Harry Gregson-Williams.
Film APPENA PASSABILE (5) — Bollino ROSSO (vietato ai minori di 14 anni)
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