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The Equalizer - Il vendicatore

Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film

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La recensione su The Equalizer - Il vendicatore

di lino99
6 stelle

Action ben diretto e interpretato

Piuttosto strano che un action-thriller citi una frase "filosofica" di Mark Twain, che sostiene che i due giorni più belli della vita di un uomo siano la nascita e quello in cui scopre il senso, lo scopo della sua vita. Invece lo scopo di questa frase ad inizio film è quello di preannunciarci che stiamo per vedere il secondo giorno più bello di Robert McCall, un lettore solitario apparentemente tranquillo ma con un passato movimentato che potrebbe ritornare da un momento all'altro, se provocato, quasi alla stregua di un eroe della letteratura romantica. E quella goccia che fa traboccare il vaso proviene, come in "John Wick" (pellicola molto simile), dai soliti mafiosi russi che non esitano a maltrattare una giovane prostituta che tenta di ribellarsi, con cui il protagonista aveva instaurato una tenera confidenza nel locale di fiducia. La metamorfosi è servita: dal commesso gentile e disponibile al professionista in ammazzamenti, sfidando tutto il giro sporco, ma dando sempre una possibilità al "nemico", mostrando che a spingerlo è la sua sete di giustizia, il desiderio di arrivare dove le istituzioni temporeggiano o sono impedite da qualcosa o qualcuno. Questa consapevolezza, questa presa di coscienza che gli ha permesso di risolvere a suo modo ciò che non funziona, dà il titolo del film. Denzel Washington, con la sua serietà e la sua classe, offre un'efficace performance, tra sorrisetti che fanno presagire l'imminente scoppio della violenza (misurata, anche se il cavatappi in gola è piuttosto fantasioso) e manie di precisione e di attenzione: infatti la caratteristica che più si ricorda del personaggio è la sua analisi di fronte alla situazione critica, dato che osserva e valuta tutto ciò che gli sta intorno, esaminando quanto possa essere utile come arma o come diversivo, riuscendo anche a cronometrare il tempo impiegato a dare una lezione agli "oppositori". Se da una parte ci sono scene d'azione ben dirette da Antoine Fuqua, che si concede anche un'inquadratura- omaggio a Brian De Palma, e un carismatico protagonista, dall'altra la sceneggiatura di Richard Wenk, adattamento della serie anni ottanta "Un giustiziere a New York", pur presentando dialoghi per niente male, non permette al film di distinguersi dalla massa degli altri lungometraggi del genere. Potenti e ritmate le musiche di Harry Gregson-Williams, in grado di conferire non poco pathos, e tra gli altri interpreti figurano le "poco di buono" Chloe Grace Moretz (Kick Ass) e Haley Bennett, che ha poi recitato sotto la stessa regia nel remake de "I magnifici 7", e il poliziotto David Harbour, visto nella serie "Stranger Things". Il finale molto aperto assicura il sequel. Rimane dunque un discreto film d'azione, lungo poco più di due ore ma comunque godibile, con un'ottima regia e la bravura di Washington in personaggi del genere.

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