Regia di Antoine Fuqua vedi scheda film
Continuano le trasposizioni dei telefilm di successo degli anni Settanta e Ottanta sul grande schermo:"The Equalizer" è la versione per il cinema,di una serie che una trentina di anni fa è arrivata anche tramite il tubo catodico nostrano,qui intitolata "Un giustiziere a New York".Il protagonista Robert McCall è un tipo solitario,che apparentemente conduce una vita appartata,nella più quieta normalità,e passa le serate in una tavola calda,facendo quattro chiacchiere con una giovanissima prostituta di origini dell'Est europeo:non sapremo mai troppo dei precedenti di McCall,tranne che è un uomo con un passato oscuro,è stato nei servizi segreti,e che è meglio non fargli andare il boccone di traverso.Infatti,quando la ragazza viene pestata atrocemente dai papponi per i quali è costretta a lavorare,nel defilato personaggio principale scatta una furia che non conoscerà limiti ed esploderà cruenta.Fuqua non è un regista raffinato,e ormai lo sappiamo,ma sul piano dell'azione è un professionista abbastanza affidabile per condurre in porto un veicolo per star come questo:inizialmente sarebbe dovuto toccare a Russell Crowe il ruolo di McCall,poi è passato a Denzel Washington,che con il regista aveva già lavorato,in altri ruoli action.Il film,fino a quando tiene a freno il lato violento e più scontato del genere,si fa seguire,con qualche passaggio interessante,quale la ben definita solitudine del personaggio interpretato da Washington,il dialogo "a puntate" con la giovane sbandata:poi,naturalmente,quando emergono i soliti gangsters russi e ferocissimi,la cosa si fa risaputa,con la resa dei conti efferata (da un cavatappi usato come pugnale a vari sgozzamenti),e una scena discretamente improbabile come il criminale dell'Est che si spaccia per un poliziotto che va a fare qualche domanda al protagonista.Attore da due premi Oscar che non di rado gira pellicole in cui un ruolo da ammazzasette come questo,Denzel Washington è una versione moderna di vigilantes in stile Charles Bronson ,con un concetto di giustizia privata ancora più spietato e di infliggere punizioni assai crudeli,in un contesto in cui la polizia è solo corrotta o inutile,e interpreti di prima categoria quali Bill Pullman e Melissa Leo si accontentano di ruoli marginali,da due scene al massimo.
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