Regia di Leonardo Benvenuti, Luigi Comencini, Piero De Bernardi, Agenore Incrocci, Nanni Loy, Ruggero Maccari, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ugo Pirro, Furio Scarpelli, Ettore Scola vedi scheda film
" Inizialmente lo spettatore, guardando un certo personaggio e seguendo una certa situazione, pensava a quanto lui era diverso da quel personaggio e a quanto improbabile fosse la situazione nella quale si trovava. Ma dopo un pò, sotto sotto, sentiva che un filo rosso profondo lo legava a ciò che veniva rappresentato nel film " (Mario Monicelli )
Esperimeto riuscito di riflettere sulle piaghe del nostro paese portando al cinema un allora ipotetico terzo canale e la sua programmazione giornaliera. Dentro ci sono tutti ( tranne Sordi ) i protagonisti della commedia all'italiana, registi e attori, con il risultato di fare un ritratto ancora attualissimo dell'Italia. Nelle due ore del film si passano in rassegna, in modo ironico e graffiante, tutti i nostri difetti con una struttura da film collettivo tenuta insieme come un palinsesto televisivo, che alterna le notizie di un telegiornale alle inchieste filmate. Così tra una bomba artificiale e una modesta proposta per i bambini di Napoli, capisci che l'elezione al sacro scranno è come ogni altra elezione anzi peggio. I pensionati sono sempre sulll'orlo della crisi economica e quindi ricercati dalle inchieste televisive. La pubblicità ci mostra il vero volto dell'italiano che tra una evasione in Svizzera e una censura sorda ci fà ridere amaro convinti che la politica sia ancora quella della famiglia Lo Bove. Film satirico e sintetico dove per capire la tragedia bisogna passare dal paradosso,bisogna partire dalla deformazione grottesca dei Monthy Python per arrivare alla chiarezza sintattica di Cetto Laqualunque .... e ntuculu alla popolazione.
voto 7
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