Regia di Leonardo Benvenuti, Luigi Comencini, Piero De Bernardi, Agenore Incrocci, Nanni Loy, Ruggero Maccari, Luigi Magni, Mario Monicelli, Ugo Pirro, Furio Scarpelli, Ettore Scola vedi scheda film
Mastroianni, Gassman, Tognazzi e Manfredi: questa è l'unica occasione per vederli tutti assieme nello stesso film. E c'è pure Villaggio. Il problema è che recitano sempre separatamente, secondo la logica (nel 1976 a dire il vero un po' sorpassata ormai) del film a episodi che tanto caro fu alla commedia all'italiana: ovvero, come ricavare da un insieme di brandelli, scenette, sketch, idee non eccessivamente definite, un intero film. Si respira aria di Mostri (non a caso fra i registi ci sono Monicelli e Scola, che l'anno seguente daranno vita con Risi ai Nuovi mostri) e non è affatto difficile distinguere l'episodio curato da Magni (Manfredi eletto Papa nella Roma di fine '800); Comencini e Loy non hanno altrettanto bisogno di presentazioni. Il risultato, va da sè, è piacevole ed alterna momenti riusciti ad altri un po' stanchi o poco ispirati; curiosamente l'anno successivo John Landis girerà Ridere per ridere basandosi sulla stessa idea del palinsesto televisivo che dà vita ad una serie di sketch. Ma nessun legame con Signori e signore, buonanotte.
Il conduttore del tg saluta gli spettatori: l'edizione termina, spazio al vasto palinsesto dell'emittente. C'è il corso d'inglese, lo speciale sul problema di Napoli: i bambini, l'episodio dell'ispettore Tuttumpezzo, lo sceneggiato ambientato nella Roma pontificia, il telefilm dal titolo La bomba... e tanto altro ancora, tutto intervallato dalla pubblicità.
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