Regia di Jake Kasdan vedi scheda film
Regista, Jake Kasdan, e protagonisti, Cameron Diaz e Jason Segel, sono gli stessi, ma dimenticatevi “Bad teacher” (2011) e se non vi era piaciuto nemmeno quello lasciate perdere in partenza.
Da un presupposto piuttosto esile per quanto potenzialmente abbastanza divertente si passa ad una serie di disavventure poco affiatate.
Con l’arrivo di due figli, Jay (Jason Segel) e Annie (Cameron Diaz) hanno dimenticato le gioie del sesso che scandivano ogni loro momento.
Per ravvivare la loro vita sessuale decidono di fare un filmino amatoriale nel quale applicare più posizioni possibili, ma per dabbenaggine di Jay il video finisce in condivisione ed in poche ore dovranno cercare di eliminare tutte le copie.
Possibilmente senza far scoprire a nessuno quanto successo.
"Dura" la vita delle coppie quarant’enni con prole, i bei tempi da condividere in due sono un ricordo e provare a movimentare la routine quotidiana può generare disastri.
E così avviene nel film, dopo una decina di scatenati minuti “peace and love” nei quali ecco un campionario di situazioni per far sesso, le dinamiche diventano rapidamente grossolane, difficile credere all’incidente ed ancor di più a ciò che combinano per cercare di porci rimedio, così che le scorrettezze si limitano ad una lotta tra Jay ed un pastore tedesco o l’aver portato due bimbi nel server di Youporn.
Il più si riduce ad una (ennesima) notte frenetica per recupare le copie del video improvvidamente dispensate, poche idee e pure iperabusate con punti di rara bassezza (l’inseguimento del cane, i dipinti ripresi e modificati dai cartoon Disney) con una chiusa ridicola sotto tutti i punti di vista (l’incontro con il proprietario di Youporn, la festa a scuola ed il confronto con il pestifero figlio degli amici) con solo i classici istinti autolesionisti tipici dell’essere umano (“errare è umano ma perseverare è diabolico” e se ne ha spesso voglia) a svegliare dal torpore.
Se non altro, Cameron Diaz e Jason Segel sono in sintonia (e non solo per aver entrambi spesso le “chiappe al vento”), ma da soli non possono bastare di fronte ad una sceneggiatura che offre ilarità solo a tratti ed una regia che non riesce a fornire ritmo.
Affannoso.
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