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Cell

Regia di Tod Williams vedi scheda film

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La recensione su Cell

di giurista81
5 stelle

Trasposizione dall'omonimo romanzo curata dallo stesso Stephen King. Il film risente di un budget inadeguato che non permette di allestire scenografie all'altezza della situazione (infatti è quasi tutto ambientato fuori dai centri urbani o, quando siamo in città, con inquadrature strette che offrono meri squarci) ed effetti speciali ben curati (si veda l'esplosione in cielo di due aerei che sembra curata con gli effetti della casa produttrice The Asylum). King si trova probabilmente costretto, anche per questo, a modificare il finale proponendone uno completamente diverso (anche per ambientazione) e piuttosto bruttino, che sintetizza in una versione i due possibili finali alternativi che sarebbe stato possibile attendersi.

Il soggetto, ripreso dal romanzo, parte da un buono spunto di partenza e mostra l'involuzione, in uno stato similar zombiesco, di un'umanità schiava dei cellulari. E' il cellulare, sebbene non venga spiegato il perché (non lo si capiva neppure nel libro), attraverso un impulso diretto a chi è in comunicazione, a trasmettere il virus che rimodula il cervello in un'ottica collettiva che mette in correlazione telepatica tutti gli infetti, come se facessero parte di un unico organismo, cancellando quanto prima vi era registrato. L'individualità viene assorbita da un qualcosa di collettivo.

Buona l'idea, più che sufficiente, per tre quarti di film, la trasformazione filmica. Tod Williams, reduce da Paranormal Activity 2 e chiamato a sostituire il ben più di culto Eli Roth (in disaccordo con la produzione), gira in modo impersonale ricorrendo a un montaggio nervoso nelle scene d'azione, ma tiene a galla il film. Cell non è quell'obbrobrio che si legge in giro, sebbene King non riesca a caratterizzare a dovere i personaggi, cosa che sa far bene quando scrive i testi.

Samuel L. Jackson, senza strafare, è il migliore degli attori. John Cusack è il protagonista di una pellicola poco adatta alle sue caratteristiche (appare spesso spaesato). Prodotto di consumo.

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