Regia di Tod Williams vedi scheda film
Ennesima trasposizione di un altro, celebre (!?) racconto di Stephen King all’epoca passato piuttosto in sordina (e, purtroppo, anche giustamente), sceneggiato direttamente dallo stesso King (sic!) insieme ad Adam Alleca adattando per il cinema un suo omonimo romanzo ispirato da una delle sue molteplici idiosincrasie, ovvero l'ossessione per i cellulari, trasformata per l'occasione in un'arma che, attraverso un impulso di origine sconosciuta, trasforma gli esseri umani in una specie di zombie senza cervello e nei nuovi “padroni” di un mondo distopico tipicamente kinghiano, metafora, in realtà piuttosto gretta e superficiale, dei rischi relativi all'eccessiva dipendenza della nostra società al mondo digitale e alla comunicazione di massa.
"Ma che diavolo ci stiamo a fare qui?"
Protagonisti della storia John Cusack, anche produttore (sic!), e Samuel L. Jackson, di nuovo insieme in un'altra storia di Stephen King dopo 1401, film di tutt'altro spessore, a cui i nostri si adeguano con un'interpretazione incolore mentre il regista, tale Tod Williams(Sic!), tenta disperatamente, ma invano, di rendere “realistico” o quantomeno coinvolgente, un pamphlet ambiguo e trattato (molto) superficialmente mentre l'orrore dell'omologazione viene completamente vanificato dal pessimo lavoro alla sceneggiatura, spesso inqualificabile soprattutto riguardo ai personaggi.
Sorvolo poi volentieri sull'ambiguo, pessimo finale, veramente sciatto e tirato via.
"Uuaa, che noia, questo film!"
In conclusione: piuttosto di vedervi questo film vi consiglio di leggervi il libro da cui è tratto. Pur non avendolo letto ci sono ottime possibilità che sia un prodotto decisamente migliore.
VOTO: 3
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