Regia di Dan Gilroy vedi scheda film
Un ladruncolo senza scrupoli in cerca di un lavoro stabile scopre, per caso, l'attività di freelance al servizio delle emittenti televisive. La sua mancanza di scrupoli lo porterà a far velocemente carriera anche a costo di calpestare la legge. Ottimo film.
Il protagonista, un bravissimo Jake Gyllenhaal, non ha mai studiato né lavorato in vita sua ma trova il sistema per far soldi, quando capisce che la gente ha bisogno di sensazionalismo e sangue. Fin da subito gli viene data un'importante dritta: i delitti - meglio ancora se commessi da ispanici o neri -
devono riguardare persone bianche e agiate, essendo quelle notizie ad attirare più pubblico e incollare la gente ai tg. A quel punto comincia a scandagliare la città alla ricerca di omicidi e stupri, manifestando particolare talento nell'evidenziarne i dettagli più sanguinolenti e macabri e senza alcun rispetto verso i morti, fossero pure donne o bambini. Nell'imprevedibile finale, diventerà segretario della Lega.
Finita la parentesi semi-goliardica, le considerazioni serie. Film dalle atmosfere under ground, ben recitato e dalla sceneggiatura serrata che offre, inutile dirlo, uno spunto di riflessione ovvio sulla sete di sensazionalismo dei media, che finisce per prevaricare l'etica e la morale, fin dove glielo permettano i limiti legali.
Nulla da eccepire, guardatelo.
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