Regia di Dan Gilroy vedi scheda film
Uno sguardo "notturno" sulle reali e più profonde dinamiche umane; scenografia di grandissimo livello.
Un cinico - a dir poco - Jake Gyllenhaal (stupefacente nel ruolo), autoproclamatosi reporter di cronaca freelance, girovago nella Los Angeles di oggi alla ricerca spietata dello scoop per coronare i propri sogni ed obiettivi di successo, in un noir ben costruito con un ritmo calzante e una giusta tensione ben calibrata nell'incedere dell'azione. Ottima la scenografia-fotografia con una riuscita "visibilità" considerato le ambientazioni quasi esclusivamente in notturna.
Desta meravigliato compiacimento il fatto che al giorno d'oggi riescano ancora a confezionarsi pellicole che fanno della più profonda e sincera introspezione della realtà umana la propria essenza, con tutto l'apprezzabilissimo e inusitato coraggio della sua rappresentazione che non risparmia nulla (niente male per l'epoca delle serie-tv soap e dei cagnolini su facebook).
Il film, ben girato come detto, va ben oltre l'azione (pur apprezzabilissima) e sa cogliere dinamiche umane attualissime che non riconducono unicamente alla veritiera rappresentazione del rapporto dell'uomo con le tragedie mediate dalle "macchine da guerra" della comunicazione moderna, ma lambiscono aspetti del rapporto dell'uomo col proprio io e la costante e sottile ricerca dei migliori mezzi per la propria soddisfazione individuale che, misurata dal denaro, lo supera per addentrarsi in ambiti puramente spirituali: in tal senso il protagonista sembra aver prestato il miglior contributo.
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