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Lo sciacallo

Regia di Dan Gilroy vedi scheda film

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La recensione su Lo sciacallo

di alan smithee
8 stelle

locandina

Lo sciacallo (2014): locandina

Jake Gyllenhall non sbaglia un colpo ultimamente! L'adrenalina ad orologeria di Source Code, poi il dittico eterogeneo ma sorprendente di Villeneuve in Prisonners+Enemy (quest'ultimo ancora fantasma da noi, ma ottimo) e ora perfetto, inquietante nei panni scavati, tiratissimi dello sciacallo della notizia. Viso incavato e occhi infossati, troviamo il nostro talentuoso giovane attore nei panni dell'infido ma scaltro Lou Bloom, un ladruncolo disoccupato con una innata eloquenza e capacità persuasiva o addirittura dissuasiva, all'affannosa ricerca di una occupazione.

Jake Gyllenhaal

Lo sciacallo (2014): Jake Gyllenhaal

Dopo aver ricevuto alcuni umilianti rifiuti, non senza aver ostentato la sua abile loquacità, il ragazzo si imbatte per caso, durante una notte qualunque, in un incidente stradale e nota il lavoro rapido e morbosamente dettagliato che un giornalista e operatore free lance improvvisa per produrre, primo fra tutti, uno scoop da rivendere ad una rete televisiva, affamata di news per sbaragliare l'audience ai danni dell'agguerrita concorrenza.

Dan Gilroy, Riz Ahmed, Jake Gyllenhaal

Lo sciacallo (2014): Dan Gilroy, Riz Ahmed, Jake Gyllenhaal

E siccome Lou è un dritto ed impara presto, passa poco tempo che non solo ci prova ad improvvisarsi cine-operatore, cercando di agguantare l'evento captando i messaggi della polizia, sbagliando inizialmente i tempi e le riprese, ma senza darsi per vinto, ma anzi riprovandoci e finendo per riuscirci piuttosto bene: in modo grezzo ed improvvisato, ma dimostrando qualità mediatiche e di sintesi di ripresa efficaci e di facile presa.

Rene Russo

Lo sciacallo (2014): Rene Russo

Il ragazzo infatti si fa notare da una cinica quanto avvenente direttrice di redazione di un tg (una Rene Russo ancora bellissima alla soglia dei sessanta e davvero brava nella spregiudicatezza senza freni della donna dura e tenace che interpreta) e ne diviene il collaboratore fisso, fino a costringerla a non poter più fare a meno di lui, circuendola e ricattandola, con classe e sangue freddo, da bravo rettile velenoso che è ed impara ad essere, forgiando il suo personaggio di contorni sempre più sinistri ed inquietanti.

Dopo una non eccelsa prova d'esordio con l'ultimo e un po' apocrifo Jason Bourne del 2012, Dan Gilroy dirige questa volta un ottimo e concitato thriller alla “Fincher”, ambientato nella giungla notturna losangeliana, tra le belve della notte e gli sciacalli che sopravvivono spolpando i brandelli che restano dopo il massacro. E non solo perché a Lou verrà in mente di sfruttare la sua abilità ed il suo cinismo fino all'ultimo, svelando a poco a poco le verità di cui è a conoscenza al solo ed unico scopo di garantirsi il privilegio del primo arrivato, ovvero l'onore ed il privilegio di colui che quasi anticipa la notizia, filmando l'attimo della violenza da una posizione incredibilmente privilegiata e sovrana.

Jake Gyllenhaal

Lo sciacallo (2014): Jake Gyllenhaal

In questo egli dimostra in poco tempo di non avere rivali e nella serata fondamentale, quella della strage in villa, egli riuscirà ad ottenere il passaporto per la gloria ed il successo: naturalmente a scapito di tutti gli altri, dopo morti e massacri gratuiti ed inutili, altrimenti evitabili, ma necessari per lui e la sua sfolgorante scalata al successo.

 

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