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Whiplash

Regia di Damien Chazelle vedi scheda film

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Enrique

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La recensione su Whiplash

di Enrique
8 stelle

https://www.youtube.com/watch?v=1Wr0yz4FLAg&list=PLjfXXtdLMfZWImT1IIP8GMnJoGonOXBbp&index=2

 

Incudine e martello, martello ed incudine.

Batte il martello.

Batte ancora, più forte.

Batte, pesta, percuote.

Più forte, ancora; più forte….

Ed esplode sull’incudine.

E ancora deve giungere l’impetuosa, fragorosa, dirompente sequenza finale.

Miles Teller

Whiplash (2014): Miles Teller

 

Eccezionale. Wow che film…

un film sul jazz, peraltro… anzi no; un film dove, piuttosto, il jazz è semplicemente pervasivo ed impregnante ogni singolo fotogramma, ogni singola istantanea, ogni singolo battito del flow.

Dove la regia ed il montaggio, scrupolosissimi, le scenografie e la fotografia, splendidamente complici, tessono con abilità il contesto ideale affinchè lo stesso D.Chazelle possa documentare al meglio qualcosa di ulteriore; l’anelito per l’emersione dalla nebbia dell’anonimato e la realizzazione di sé; la passione, davvero in tutti i sensi; baluginii di sana (tanto quanto di malsana) follia; di crescita personale e, forse (se mai sia possibile fare la tara ad una tale smisurata dose di spudorata presunzione), dell’umanità intera.

Perché (lato nobile della medaglia) la scoperta del prossimo Charlie Parker, o Buddy Rich (o chi altri) non ha prezzo veruno. Perché non esiste soddisfazione più grande di potersi rivelare al mondo quale sprone della crisalide…

Salvo rischiare seriamente (lato oscuro della medesima medaglia) di non riuscire a distinguere il confine che separa tale imperativo morale dalla spinta che si dà a colui che si staglia sull’orlo di un burrone…

 

Fino alla sequenza finale, che – calcando oltre ogni limite sull’ambiguità del ruolo del Maestro - deciderà, sul filo del rasoio, in un pericolosissimo gioco di note, sguardi, ansimi e battiti, fino a dove può essere spostato il confine di cui sopra.

 

 

4 stelle, nonostante l’encomiabile commistione di sensazioni forti che il film sa suscitare e far vivere intensamente dall’inizio alla fine (tanto da far esaurire la visione del film provati quasi quanto gli stessi protagonisti).

4 stelle (il massimo che io possa tributare ad un film fatto di jazz);

attraversato dalla tensione nell’ossessione;

fertilizzato da sangue e sudore;

incensato dalla critica;

coronato dall’estasi dei sensi.

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