Espandi menu
cerca
Whiplash

Regia di Damien Chazelle vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Andreotti_Ciro

Andreotti_Ciro

Iscritto dal 23 aprile 2019 Vai al suo profilo
  • Seguaci -
  • Post -
  • Recensioni -
  • Playlist -
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Whiplash

di Andreotti_Ciro
7 stelle

Terence Fletcher ha idee precise su quale sia il senso della propria vita: spingere al limite l’esistenza dei suoi studenti per portarli a un livello di perfezione assoluta, oltre che a un passo, uno solo, da esaurimenti nervosi pericolosi quanto una sua sfuriata.


J. K. Simmons, noto per numerosi interpretazioni in serial di grande successo e di caratterista prestato dal teatro al cinema, riesce a sbaragliare con la propria interpretazione di docente pazzo ed esigente, ogni altro contendente alla corsa per la statuetta degli Oscar 2015 come miglior attore non protagonista. Damian Chazelle, qui al suo primo grande successo e in seguito rivisto alla notte degli Oscar a iniziare dall'iconico La La Land (Id.; 2016), aggiunge alla grande prova di Simmons un’impalcatura semplice ed efficace, ovvero la storia dell’adepto e dell’istruttore che lo vessa per ricavare da lui il meglio possibile. Quello che si offre alla vista dello spettatore è un chiaro inno alla vita di chi dedica in questo caso tutto se stesso all’arte della musica, compromettendo rapporti che potrebbero portare a una visione meno mono culturale della propria esistenza. La musica, e la batteria, che fa sgorgare sangue e sudore, come metafora ossessiva della propria esistenza alla quale si aggiunge una capacità incredibile da parte di Miles Teller, attore all'epoca alle prese con il suo primo grande ruolo da protagonista, di incarnarne ogni risvolto, facendosi accompagnare dalla fida batteria e dalla sorda ossessione di volercela fare a qualunque costo.


Un film da vedere anche per i non appassionati di jazz, una pellicola che rappresenta il vero spartiacque di quando e quanto una passione sana possa diventare una malattia compulsiva. Di quanto sia possibile e giusto spingersi per arrivare a perfezionarsi oltre qualunque limite. Di quanto sia corretto aspettarsi di più da se stessi e da chi ci si trova davanti.


Una pellicola che una volta vista non scioglierà parte dei vostri dubbi, nemmeno in merito alle sorti del giovane Andrew, ma che dovrete guardare perché parte di questi siano messi allo scoperto.

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati