Regia di Michael Tiddes vedi scheda film
C’è da ridere o piangere vedendo che il sequel di Ghost Movie appena uscito è schizzato al secondo posto negli incassi? Da ridere poco, almeno per chi non rimpiange la commedia “scoreggiona” di Alvaro Vitali, che al confronto era umorismo british. Dialogato e girato come un gonzo hard con Tom Byron e ricchissimo di riferimenti corporali di ogni forma e consistenza, l’ennesima parodia degli horror ha il fiato corto. E anche un tantino pesante. Più che altro si tratta di una parata di sketch di cui Marlon Wayans è produttore, sceneggiatore e mattatore. Lo ritroviamo nei panni di Malcolm, già protagonista del primo episodio, che esorcizza i demoni della sua ex, quella che girava la testa come Linda Blair anche durante l’amplesso, e va a vivere con la nuova compagna e il suo figlioletto. Nella villetta degli orrori ne succede di ogni, tanto che un paio di sequenze estreme pare siano state tagliate nell’edizione italiana. Resta la scena da cartoon del cane prima spiaccicato e poi rianimato con la pompa da bicicletta, ma anche la lotta con un gallo feroce, prelevata da I Griffin. Dopotutto di roba per ragazzini si tratta, gli stessi che si presume sappiano che qui si prende per i fondelli la saga Paranormal Activity, Sinister, Oculus e altri orrorini moderni. Ma non è il caso di scandalizzarsi: il primo Ghost Movie portò a casa nel 2013 60 milioni di dollari, a fronte di 2,5 di budget.
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