Trama
Una banda di predoni vichinghi, sotto il comando del giovane leader Asbjörn, salpa per la costa della Bretagna per saccheggiare Lindisfarne del suo oro. Una violenta tempesta però manda in pezzi la loro imbarcazione al largo della Scozia e lascia i vichinghi intrappolati nel territorio nemico. L'unica loro possibilità di sopravvivenza è quella di raggiungere la roccaforte vichinga di Danelag e con la guida dell'enigmatico Conall, un monaco che brandisce la spada per aiutarli, sono disposti ad eliminare tutti coloro che si mettono sulla loro strada. Quando il re di Scozia manda contro loro i suoi mercenari più temuti, i vichinghi, da prede, si trasformeranno in cacciatori disseminando lungo il cammino trappole e insidie mortali.
Approfondimento
I VICHINGHI: AVVENTURE E BATTAGLIE NELLE TERRE DEL NORD
Diretto da Claudio Fäh e sceneggiato da Bastian Zach e Matthias Bauer, I Vichinghi racconta la storia di un gruppo di spietati vichinghi che, bandita dalla loro patria per volontà del re, gravitano intorno alla Bretagna vivendo grazie ai saccheggi. Sotto il comando del coraggioso capo Asbjörn, i vichinghi si imbarcano in una pericolosa missione finalizzata a depredare i monasteri dei loro tesori per usarli come moneta di scambio per la loro libertà. Tuttavia, il loro viaggio si interrompe quando una violenta tempesta li lascia naufraghi sulla costa scozzese. Vicini alle linee nemiche, i vichinghi hanno come unica possibilità di salvezza quella di raggiungere Danelaw, un lontano insediamento vichingo. Lungo la strada, però, riescono a catturare l'esuberante lady Inghean, la figlia del re Dunchaid, che decidono di sequestrare per ottenere un forte riscatto. Re Dunchaid, ben preparato alla battaglia, di conseguenza recluta un esercito composto da un crudele branco di mercenari per risolvere la situazione. Con l'aiuto di un misterioso monaco chiamato Conall, i vichinghi riusciranno a sfuggire ai nemici guidati dagli spietati Hjorr e Bovarr avviandosi lungo il "sentiero del serpente" verso la loro meta, ingaggiando una inesorabile corsa contro il tempo tra la vita e la morte.
Con la direzione della fotografia di Lorenzo Senatore, le scenografie di Shane Bunce e Tom Hannam, i costumi di Ricarda Merten-Eicher e Moira Anne Meyer, e le musiche di Marcus Trumpp, I Vichinghi è stato interamente girato in Sudafrica, dove cast e troupe hanno dovuto scontrarsi con rigide e fredde condizioni climatiche al limite del sopportabile
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonista principale di I Vichinghi è l'attore Tom Hopper, chiamato a rivestire i panni di Asbjörn. Leader dei ultimi vichinghi liberi, Asbjörn si rifiuta di riconoscere il potere di re Harald Schönhaar, colui che ha ucciso suo padre Egill. Bandito dal re, lascia la natia Thule e con alcuni compagni si trasforma in un predatore, capace nonostante la sua giovane età di mostrare la sua forza non solo ai nemici ma anche ai componenti del suo equipaggio. Il più caro amico di Asbjörn è Thorald, portato in scena da Ken Duken. I due sono cresciuti insieme e hanno già condiviso molte vittorie in battaglia sotto la guia di Egill. Ottimo arciere e abile negli scontri corpo a corpo, Thorald costituisce insieme a Gunnar il nucleo fondamentale del gruppo di Asbjörn. Gunnar, impersonato da Darrell D'Silva, è invece il guerriero più anziano della banda di vichinghi. Con la sua possente ascia, è temuto e rispettato da tutti gli uomini del Nord ed è celebre per il suo urlo di battaglia (Walhalla), che usa per affrontare con determinazione ogni nemico, per la sua passione per l'idromele e la sua avversione per i Cristiani.
Al gruppo di Asbjörn, durante la battaglia contro re Harald Schönhaar, si sono uniti anche i fratelli Bjorn e Valli, supportati rispettivamente da James Norton e Johan Hegg. Mentre Bjorn aveva già preso parte a molte battaglie ed è già stato in Scozia, il minore Vanni è un esperto fabbro ma ben presto dimostra di essere ancora più abile del fratello sul campo. Asbjörn può inoltre contare sulle forze di Jorund, l'ex guardia del corpo di re Schönhaar passato dalla parte di Egill durante lo scontro che ha provocato la morte di questi. Con il volto di Leo Gregory, Jorund è un combattente agile e veloce che alla spada preferisce il pugnale e che non smette mai di ricordare di essere un affidabile combattente con un'infallibile sensibilità. Il più giovane (e selvaggio) dei vichinghi è infine Grim, che sebbene sia inesperto impara presto a muovere bene la spada cercando di emulare Asbjörn. A interpretarlo è l'attore Mark Strepan.
Lungo la strada per Danelaw, i vichinghi sequestrano lady Inghean, impersonata da Charlie Murphy. Unica figlia di re Dunchaid (portato in scena da Danny Keogh), lady Inghean era promessa sposa a lord Murdill ma la sua volontà contraria ha spinto il padre a rinchiuderla in un convento del sud del paese. Con la volontà di essere indipendente dagli uomini, lady Inghean passa dalla parte di Asbjörn e dei vichinghi dopo che scopre che il padre avrebbe preferito vederla morta piuttosto che nelle mani dei nemici.
Sulle tracce di Asbjörn e della figlia, re Dunchaid invia un gruppo di speitati mercenari sotto la guida dei fratelli Hjorr e Bovar, portati sullo schermo da Ed Skrein e Anatole Taubman. Provenienti dalla Carpazia, i due fratelli con i loro uomini hanno sempre aiutato il re a mantenere (con la forza) il suo potere e sono tristemente noti alla popolazione per i metodi usati.
Asbjörn e i suoi uomini eludono i mercenari grazie al supporto di Conall, un monaco cristiano interpretato da Ryan Kwanten. Arrivato ad Alba per convertire il selvaggio popolo dei Pitti, Conall è diventato un eremita dopo il tranello ordito da re Dunchaid contro la popolazione, ridotta in schiavitù. Nonostante la sua propensione alla fede, Conall è un abile combattente e guerriero, che usa il suo bastone come la più micidiale delle armi.
Note
Detto dell’innegabile fascino delle ambientazioni scozzesi e di un incedere visivo che intrattiene piacevolmente, I vichinghi è appesantito da una stucchevole retorica mitologico-religiosa e da personaggi patinati in cerca di una terza dimensione drammaturgica alla quale si preferirebbe una bidimensionalità più consona al genere.
Trailer
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Commenti (8) vedi tutti
Le scene d'azione sono molteplici e ben curate, più di altri film del genere. Peccato per la superficialità della trama e della narrazione con assurde incongruenze evitabilissime, come la moltiplica dei mercenari detti "Lupi" che aumentano o diminuiscono di numero secondo le esigenze della sceneggiatura, peggio di uno spaghetti western ...
commento di MaciknightBei personaggi, bei duelli, tiene col fiato sospeso dall'inizio alla fine
leggi la recensione completa di Ippolito-AbelliUn film movimentato ma mediocre ...
leggi la recensione completa di daniele64L'ultimo dei mohicani. Questo ne vale il 10%.
commento di Levis2004Poco credibile
leggi la recensione completa di Lellina65Bell'esempio di minchiata-film. Utile agli allievi dei corsi di cinema, per distinguere tra un buon film e l'inconsistente!!!
commento di vjarkivFilmetto che si lascia guardare soprattutto da coloro che NON cercano la Perfezione Assoluta. Vi sono all'interno cavolate, alcune madornali che potevano essere risparmiate. Buono il momento in cui uno dei Vichinghi: Gunnar mostra la sua "Furia di Berserker". Il finale ti lascia di stucco, purtroppo. Voto di Sufficienza: 6
commento di MiniPuppyEcco, se pensate a un buon film d'azione, questo non lo è: evitatelo, è brutto.
leggi la recensione completa di tobanis