Regia di Frank Coraci vedi scheda film
Dall'ultima volta che li avevamo visti insieme, stiamo parlando di "50 volte il primo bacio", sono passati quasi dieci anni, eppure nel caso di Adam Sandler e Drew Barrymore il tempo cinematografico sembra essersi fermato. Un pò per ragioni di copione, essendo "Insieme per forza" un film polarizzato su caratteri volutamente infantili e strenuamente impegnati a sconfessare la maturità insita nella figura genitoriale prevista dal ruolo, un pò perchè la fisicità asessuata e cartonesca dei due attori li pone su una dimensione atemporale e assessuata che esclude qualsiasi ipotesi di invecchiamento. Rispetto al film del 2004 però, quello di Frank Coraci (per la terza volta infilato in un film di Sadler) rafforza un modello di comicità sopra le righe e un pò cafona con cui nel tempo Adam Sandler si è identificato, nonostante gli abboccamenti della critica che non aveva mancato di apprezzarne le incursioni nel cinema d'autore ("Ubriaco d'amore", "Reign Over Me").
Fedele a se stesso e a un regista come Frank Coraci che lo aveva diretto in "The Waterboy", film fondamentale nella definizione di quella dimensione non sense che così bene si addice all'espressione stralunata e imprevedibile dell'attore americano, Sandler si ripresenta sullo schermo con un ruolo che gli consente di mantenersi in empatia con un pubblico anagraficamente trasversale. In "Insieme per forza" è infatti Jim, vedovo inconsolabile e padre di tre figli che si ostina a rimanere attaccato al ricordo della moglie, ignorando le necessità della prole, bisognosa di trovare un corrispettivo femminile diverso dal surrogato offerto dal soffoncante genitore. L'occasione di cambiamento è data dall'incontro con Lauren, madre separata in cerca dell'anima gemella. Dio li fa poi li accoppia, non prima di un complicato apprenditato che assume la forma di una vacanza "indimenticabile".
Girato con una messinscena che si distingue per la qualità bidimensionale delle immagini e per una messinscena che raggiunge il suo punto più basso nell'esotismo di un paesaggio - quello africano, in cui buona parte della storia è ambientata - tanto artificiale quanto può esserlo quello ricostruito interamente in studio, "Insieme per forza" e' una commedia che alterna buoni sentimenti a una demenzialità corriva e kitsch. Si passa così da scene madri in cui soprattutto Sandler si propone come padre affettuoso e sensibile ad altre in cui l'attore si trasforma in una versione a stelle e striscia dei nostri Boldi e De Sica, con doppi sensi e mimica da slapstick comedy che fanno il paio con le scorribande occasionali dei vari sparring partner tra cui si distinguono per insistente insipienza i commenti musicali del crooner intepretato da Terry Crews, ex star del football passata poi al cinema. Ovviamente c'è spazio anche per un inserto romantico rappresentato dalle schermaglie tra Jim e Lauren ma questi momenti sono poca cosa rispetto ad una costruzione narrativa che è quasi sempre un pretesto per piazzare gli assoli del divo americano, il cui talento, ci sentiamo di dirlo, meriterebbe qualcosa in più di uno spettacolo da palinsesto di secondo piano.
(ondacinema.it)
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