Regia di Frank Coraci vedi scheda film
Lauren e Jim, alias Barrymore e Sandler su scrittura scolastica, hanno i numeri per non sorprendere: 2 figli maschi lei e 3 femmine lui, s’incontrano disastrosamente in un locale a misura di product placement e si ritrovano obbligatoriamente in un resort africano dove gli autoctoni fanno il coro greco alle famiglie allargate. Nel mezzo, il tempo di vedersi in un supermarket, dove sbrigliati dal plot fanno brillare quella chimica magica che ricordiamo esplosiva nel meraviglioso 50 volte il primo bacio. Oggi devono aggirare un percorso già scritto - soprattutto per lui, protagonista di un autoevidente seguito di Mia moglie per finta, dove s’infiltrava per puro egoismo nella vita familiare di Jennifer Aniston. Questo step, eleggendolo genitore vedovo premuroso, potrebbe minare quell’immaturità congenita e irredimibile che l’ha consacrato padre putativo ad altezza miracolosa di ragazzino come grandioso personaggio di crudele solipsismo (Funny People). Invece la sorpresa, l’unica in questo girotondo molto più conservatore che demenziale, è la resistenza naturale dello stand up comedian al ricatto del genere: l’urlo beota che ammutolisce la commozione dichiaratamente gratuita, l’insolente capacità di travestire un complimento da insulto e un gesto paterno in puerile atto goliardico, la possibilità di piegare la confezione all’emozione - basta uno sguardo davanti al caffè, tra Sandler e una Barrymore sempre luminosa, a rimettere in circolo la spontaneità in un panorama d’esotismo sintetico.
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