Regia di Gary Shore vedi scheda film
Ci sono casi di film che mi ritrovo a giudicare combattuto tra opposti sentimenti, pellicole su cui fatico ad esprimere un giudizio univoco. Ebbene, non è proprio il caso di questo film, oggettivamente troppo brutto per poterci trovare alcunchè di positivo. Sintetizzando al massimo: un gran brutto pasticcio fantasy. Confezionato secondo criteri da blockbuster, dunque artefatto e pompato. E dotato di una insopportabile inclinazione superomistica, di fatto trattando la genesi del personaggio e della sua leggenda alla stregua di un prequel da Super Eroe Marveliano. Tendenza cara ovviamente ai piani alti di Hollywood, visto il successo conclamato del filone Comics Movies. Film inutilmente epico e vanamente tonitruante. Sgangherato e cupissimo (melo)drammone dominato da atmosfere gothic che susciteranno più di un brividino a qualche giovane dark. Ma la domanda centrale è: "ma che bisogno c'era di tirare fuori dall'armadio un personaggio come questo, peraltro già rivisitato fino alla nausea?" Ah beh, i produttori hanno aggirato l'ostacolo del deja vu inventandosi un sacco di cavolate appiccicate lì per "ricostruire" il personaggio cucendogli addosso qualche dettaglio inedito giusto per "modernizzarlo", solo che questo misero tentativo ha affossato definitivamente ogni residua credibilità del già sciagurato progetto. Di questa pellicola non salverei nulla. Dagli attori che hanno tutti facce sbagliate alle musiche inutilmente pompose. Luke Evans (protagonista) non si può vedere. Tormentatissimo tra paturnie e patemi d'ogni sorta, vien voglia di mandarlo a zappare la terra. La tormentata cupezza che vorrebbe sedurre in quanto cifra dominante si trasforma in una tristezza insopportabile. Talmente ammorbante che alla fine hai necessità di uscire dalla sala al più presto per respirare aria pura. Qualcuno ha lodato gli effetti speciali: ok, ma peccato che se ne fruisca relativamente, visto che anch'essi (come gran parte del film) vadano dispersi da una scarsa luminosità (è sempre notte da quelle parti) che spesso impedisce di distinguerne la reale consistenza. Se potete, evitate.
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