Mati, un giovane architetto, sta perseguitando la sua ex-moglie, anche se non si astiene dal provarci con altre donne, tra l'altro senza successo. Augusti invece è un barbiere che manda avanti una squallida vita da scapolo e che stabilisce un contatto affettivo con una ragazzina, contatto poi malinterpretato come pedofilia. Laura è una madre sola, che scoppia a piangere illanguidita davanti alle soap televisive ma rifiuta le avances di qualsiasi uomo perché indurita e spaventata dall'ex-marito, violento e ubriacone. Maurer dal canto suo è un architetto preoccupato del benessere dell'umanità ma disattento a quello di sua moglie Ulvi, che finisce per cercare altrove conforto e soddisfazione. Le donne infine hanno sempre amato Theo, ma siccome non ha una lira in tasca non lo prendono mai sul serio. Per tutte queste persone abitare nel medesimo isolato non servirebbe a mitigare la loro alienazione.
Mati (Rain Tolk) è un intellettuale che sta passando una profonda crisi creativa. È indeciso se farla finita con la vita o impegnarsi per riconquistare l’amore di Jaana (Mirtel Pohla), la bella moglie che non ne può più del suo fare persecutorio e della sua instabilità caratteriale. Maurer (Juhan Ulfsak) e Ulvi (Tiura Tauraite) sono una coppia avvinta… leggi tutto
Mati (Rain Tolk) è un intellettuale che sta passando una profonda crisi creativa. È indeciso se farla finita con la vita o impegnarsi per riconquistare l’amore di Jaana (Mirtel Pohla), la bella moglie che non ne può più del suo fare persecutorio e della sua instabilità caratteriale. Maurer (Juhan Ulfsak) e Ulvi (Tiura Tauraite) sono una coppia avvinta…
L'Estonia, Tallinn, la capitale, e la sua periferia umana e architettonica, colma di detriti e di corpi, figli disillusi dello sgretolamento dell'Unione Sovietica. Palazzi-alveari, ingrigiti e come bombardati da misteriose forze del passato, che imprigionano i personaggi di Ounpuu in un film cortocircuito, corale e di rara disperazione. Un bell'esordio, questo, di uno dei migliori registi…
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