Un abilissimo ma alquanto problematico imitatore viene sfruttato dai servizi segreti italiani per fare delle chiamate telefoniche con la voce di un ministro, morto d'infarto. A una prima perfetta telefonata, se ne susseguiranno altre sempre più compromettenti e pericolose che fanno da apripista a un inevitabile e tragico finale.
Note
Da uno spunto di partenza interessante, invece di un anomalo biopic velato nasce un intreccio che - assuefatti come siamo a scandali politici ben più eclatanti – risulta deludente. Sotto le spoglie del noir politico, questo film d’altri tempi cela ambizioni che il budget e l’inesperienza non permettono di soddisfare.
Film più raccontato che recitato. Troppi flashback rendono difficile la comprensione. Infine... Giulia Greco, assolutamente incapace di recitare, rende il tutto un film amatoriale.
La singolare vicenda di Alighiero Noschese, imitatore star degli anni sessanta e settanta, morto suicida nel 1979 fa da sfondo e da ispirazione a LA VOCE – IL TALENTO PUO’ UCCIDERE, regia d’esordio dell’attore-regista teatrale e cinetelevisivo Augusto Zucchi. Personalità fragile quella di Noschese, incline alla depressione, massone e iscritto alla P2 più per… leggi tutto
Alighiero Noschese è stato l'imitatore per eccellenza della televisione italiana. Popolarissimo tra gli anni '60 e i primi anni '70, si suicidò a soli 47 anni, ma la vicenda della sua morte è controversa. Alla sua complessa parabola umana e artistica, segnata tra l'altro da una forte depressione e dall'appartenenza alla P2, Augusto Zucchi, attore e regista per cinema e…
La singolare vicenda di Alighiero Noschese, imitatore star degli anni sessanta e settanta, morto suicida nel 1979 fa da sfondo e da ispirazione a LA VOCE – IL TALENTO PUO’ UCCIDERE, regia d’esordio dell’attore-regista teatrale e cinetelevisivo Augusto Zucchi. Personalità fragile quella di Noschese, incline alla depressione, massone e iscritto alla P2 più per…
Il grande imitatore napoletano Alighiero Noschese aveva solo 47 anni quando si suicidò, in circostanze poco chiare, nella clinica dov’era ricoverato per una grave depressione. Presenza fissa, allegra, rassicurante e garbata nella tv bella degli anni 60 e in quella colorata degli anni 70, quest’uomo colto e pieno di contraddizioni, comunista prima e massone poi, doveva vivere in una perenne…
La nuova programmazione nelle sale italiane sembra un po' la ripetizione di quanto avvenuto la settimana scorsa, con un film per bambini che esce in 350 sale e conquista la prima posizione nella lista dei…
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Film più raccontato che recitato. Troppi flashback rendono difficile la comprensione. Infine... Giulia Greco, assolutamente incapace di recitare, rende il tutto un film amatoriale.
commento di Aiace68