Regia di Stefano Incerti vedi scheda film
Neve è un altro noir perfetto per il Courmayeur Noirinfestival: infatti vi partecipò nell’edizione 2013, vincendo pure il premio per la migliore interpretazione, conferito dalla giuria (allora esisteva) al valido protagonista Roberto De Francesco.
In un paesaggio innevato non particolarmente precisato di un’Italia montana di provincia, troviamo Donato è apparentemente uno sciatore che viaggia senza sosta con la sua station wagon, sci sul tetto, alla ricerca di qualcosa che scientemente non ci viene rivelato. Sulla sua strada, per caso, soccorre, impietosito, ma anche attratto, una giovane ed avvenente donna di nome Norah, vittima di una violenta colluttazione con un losco individuo che la abbandona al freddo sul ciglio innevato di una strada secondaria. Sola ed inadeguatamente vestita, la donna rimarrà con il protagonista, imparando poco per volta le ragioni reali di questa sua visita in quei luoghi: intrighi dietro ai quali si nasconde una refurtiva di una rapina per la quale quasi tutti gli autori furono a suo tempo arrestati.
Ma non tutti. Un noir asciutto e sintetico ben calibrato in un contesto di provincia rappresentato con un realismo quasi esasperato; un thriller che lascia spazio ai sentimenti e ad uno sviluppo intimo che si inoltra nel passato e nelle vicende private di due fuggiaschi bisognosi di sentimenti veri.
Stefano Incerti punta tutto sul carisma dei suoi interpreti: di Roberto De Francesco, criminale improvvisato per necessità, ma non certo per i soliti loschi motivi, e sulla bellezza da cerbiatto, solo apparentemente indifeso, di Esther Elisha, sinuosa e dal fisico levigato come un legno pregiato, già apprezzata nei recenti e riusciti “Là-bas. Educazione criminale”, “Take five” e “Nottetempo”.
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