Regia di Gordon Douglas vedi scheda film
Seconda avventura del detective Tony Rome, personaggio creato da Marvin H. Albert, impersonato, come nel precedente "L'investigatore", da Frank Sinatra: il private eye, in barca con un amico, si immerge per una nuotata sottomarina e si imbatte nel cadavere di una bella donna con i piedi in un blocco di cemento. Da qui parte la sua indagine, per metà spalleggiata, per metà osteggiata da un amico poliziotto, e finanziata da un omone dallo sganassone potente, che vuole sapere chi abbia ucciso la ragazza. Nello spunto si è carpito, eccome, da "Addio, mia amata" di Raymond Chandler, ma il romanzo con Phil Marlowe, oltre che maggiore spessore letterario, poteva contare su uno "spleen" più malinconico ed amaro: qui si gioca parecchio a non prendere sul serio alcunchè, nonostante ci siano morti ammazzati, sparatorie e malavita implicata. Punteggiato da musiche yè-yè, in piena sintonia con il periodo pre-sessantottino, il filmettino va giù piuttosto liscio, a patto di non aspettarsi granchè: Sinatra attraversa la storia con sciolto mestiere, ammiccando e mostrando di essere il primo ad aver presente che questa è una versione molto soft dell'hard-boiled classico. C'è anche una bellissima Raquel Welch, che ovviamente finisce tra le braccia del miglior promiscuo, tra microfono e set, avuto dal cinema americano.
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