Regia di Luna Gualano vedi scheda film
Trovo confortante, di questo film, il fatto che ogni tanto in Italia si produca anche qualche piccola perla che deragli dalle solite commediucole a firma dei vari - ed ormai inutili - Brizzi, Genovese, Miniero e via dicendo. Per fortuna c'è qualcuno ogni tanto che, emergendo dal nulla come la regista donna (altro caso alquanto insolito) di questo Psychomentary, si impegna a pescare in altri background che pertengono alla tradizione cristallizzata di certa nostra cinematografia, non più appannaggio da tempo delle nuove generazioni. E il risultato è assolutamente onesto e finanche ammirevole, con una tensione che permea e sostiene il film per tutta la sua durata e, udite udite, un guizzo ellittico finale che non è la solita stampella strampalata che ammoscia il tutto quando devono chiudersi i conti con la storia.
Gli attori, perlopiù sconosciuti, sono ben centrati e convincenti. Insomma, empaticamente mi sento un poco fiero anch'io, da divoratore bulimitico del genere, della buona fattura di questo piccolo film, segno che le idee ricercate e l'artigianalità nel fare bene le cose, alla lunga, ti fanno sempre emergere dalla mediocrità.
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