Regia di Gustav Hofer, Luca Ragazzi vedi scheda film
Capitolo finale di una trilogia sull’Italia secondo Hofer e Ragazzi, What Is Left? segue Improvvisamente l’inverno scorso e Italy - Love It or Leave It. E lo fa domandandosi cosa sia, cosa rimanga della sinistra oggi, al tempo del Partito democratico che ha dimenticato l’antica S, del senso di responsabilità, delle larghe intese con la destra di B., della retorica dei cittadini a 5 punte, del comunismo morto e sepolto, di Letta, di Napolitano eterno presidente e di Renzi, comunemente assolto come il Grande Comunicatore. Hofer e Ragazzi fanno dialogare la loro storia personale e le differenti visioni di sinistra con il momento attuale, intervistano futuri parlamentari, fanno raccolta indifferenziata di retorica tra frammenti di vita di circolo, s’aggirano per le manifestazioni con supponente ingenuità, imbastiscono un quiz di coppia su temi chiave, perché l’amore sia come la sinistra, bello ma litigarello. Non si scopre niente sullo status quo che non sappia chiunque abbia sfogliato un quotidiano, ascoltato un Gr, parlato con un essere vivente nell’ultimo anno, figuriamoci il pubblico implicito di un film come questo. Il diarismo è solo una egoriferita soap mal recitata, ogni cosa è in posa scioccherella, con una leggerezza di toni che vorrebbe essere pop ma è solo vuoto arrogante, superficiale. Ed è questo a essere esemplificativo, suo malgrado, di certa sinistra: la parola contraddizione è un ritornello, ma non c’è nessuna capacità di leggere il reale secondo uno sguardo complesso, non omologato, non deteriormente televisivo.
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