Regia di François Truffaut vedi scheda film
Strana, a volte curiosa, spesso crudele la vita. Basta uno scherzo del Caso, o del Fato, come preferite chiamarlo o indicarlo, e ci si può rituffare in un passato denso, pericoloso, che può annullare ogni futuro. Truffaut realizza una delle sue ultime opere, vista la successiva morte prematura, su una passione folle e infinita, tra due amanti antichi, che si sono lasciati per non saper vivere assieme, condotti solo da un fuoco annullante, indirizzati verso esistenze più tranquille con sposi amati, che davano la sicurezza,ma non la dimensione assoluta e irresistibile di una fiamma incontenibile. Dipanato con l'elegante semplicità di un grande narratore, che allo stesso tempo lascia crescere una tensione sorda e sempre più incapace di trattenersi, fino a un finale tragico, secco e per logica difficile da evitare, "La signora della porta accanto" è un film molto amato dai truffautiani, recitato con sapori di verità da un Depardieu sentimentalmente nevrastenico, e da una Fanny Ardant che qui venne lanciata come una vera star. Se i sentimenti possono essere anche nascosti, la passione dei due amanti protagonisti non dà requie, non lascia alternative, fa commettere cose strane e follie vere e proprie, annuncia e ammette Truffaut. Difficile dargli torto.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta