Regia di François Truffaut vedi scheda film
“Ne con te ne senza di te”il più bel melo’ di tutti i tempi.
La signora della porta accanto Francia 1981 la trama: Bernard e Mathilde si sono amati con passione e lasciati con rancore profondo ed apparentemente insanabile. Otto anni dopo il caso li fa incontrare nuovamente, perché Mathilde con il marito Philippe va ad abitare nella casa di fronte a quella dove abita Bernard con Arletty la moglie ed il loro figlioletto, vicino a Grenoble. Sono entrambi sposati, ma la passione divampa di nuovo, la relazione presto diventa morbosa e violenta, fino alle estreme conseguenze finali. La recensione: Magnifico Francois Truffaut alla sua penultima regia, ci racconta una storia d’amore girata come un thriller, con una Fanny Ardant sexy e conturbante ed un malinconico Gerard Depardieu. Sono passati 41 anni da quando per la prima volta ho visto “La signora della porta accanto”, ma l’incanto e lo stupore sono rimasti intatti, sedimentati malinconicamente nel mio animo. Francois Truffaut era reduce dal successo del bellissimo film “L’ultimo metro” con Catherine Deneuve e lo stesso Depardieu, ebbe la felice intuizione di affiancare a quest’ultimo un’attrice nuova, che aveva ammirato in una serie televisiva Fanny Ardant, donna carnale, una bellezza mediterranea con occhi neri come la brace e capelli ugualmente neri come l’ebano, sarebbe pure diventata la sua compagna di vita Fanny. Truffaut era uno dei migliori registi che nella sua carriera ha sempre avuto un amore spassionato, una sincera ammirazione per le donne, voglio ricordare che fu lui a lanciare un’attrice meravigliosa e sfortunata Françoise Dorléac, la sorella di Catherine Deneuve nel film sottovalutato all’epoca e boicottato a Cannes “La calda amante”invito tutti a vederlo del 1967, Françoise Dorléac purtroppo morì in un incidente stradale dopo le riprese, poteva diventare una delle migliori attrici del cinema. Girate con attenzione e gusto cinefilo molte scene del film, in particolare quando si telefonano nel medesimo momento e trovano la linea occupata, sono gesti descritti con il tocco Truffaut. Il loro amore è il tipico amour fou disperato e possessivo, sulle note della stupenda colonna sonora indimenticabile di Georges Delerue, sceneggiato da Truffaut, Jean Aurel e Suzanne Schiffman, quest’ultima ebbe la felice intuizione di far raccontare la storia a Véronique Silver l’interprete del personaggio centrale Odile Jouve che ha in gestione un club di tennis a Grenoble, solo lei poteva raccontare la storia, perché vent’anni prima per amore si era buttata dal balcone, salvandosi per caso, un gesto estremo, Odile una sopravvissuta ed il suo primo piano colpisce ed emozione ogni volta che vedo e rivedo la scena, Odile guardando la mdp dice . «Ni avec toi, ni sans toi» – né con te, né senza di te: questa la frase di un film indimenticabile, da scoprire o riscoprire. Colgo l’occasione per segnalare un altro film incantevole che mi ha segnato nel profondo: “Innamorarsi” bellissimo film drammatico- romantico del 1984, magistralmente diretto da Ulu Grosbard, con Robert De Niro ed una scintillante Meryl Streep, però in questo film il finale è positivo, con quel dolcissimo sguardo d’amore nella scena finale della metropolitana di New York, al contrario ne “La signora della porta accanto, il finale altamente drammatico e struggente raccontato dalla voce fuori campo della signora Odile Jouve, interpretata da Véronique Silver. Cito anche Michèle Baumgartner, morta a 31 anni a causa di un incidente stradale era un attrice di grande talento dedico a lei queste note in ricordo di una persona che porterò sempre nel mio cuore di appassionato di cinema, nel film Arletty Coudray la moglie di Bernard. Per chiudere desidero citare delle frasi dette da Caterina De Angelis, la deliziosa figlia d’arte di Margherita Buy a Vanity Fair che faccio mie, perché mi sento rappresentato da questi concetti”Ogni persona che ama il cinema secondo me possiede uno sguardo da esteta, cioè sa osservare il mondo per la sua estetica. Penso che chi vede cose belle e si approccia alla realtà con quello spirito di osservazione del cinema, impara a fare da cinepresa per il mondo e quindi a vederlo sotto tutti i punti di vista, sotto una luce diversa ed impara anche a vedere le persone da angolazioni diverse, nella loro complessità. Amare il cinema ti insegna a non soffermarti sulla superficie delle cose, ma a guardarle in profondità”, io amo il cinema, perché ha creato in me uno spirito acuto di osservazione ed introspezione psicologica, perché gli altri siamo noi e l’umiltà è il giusto approccio alla vita ed al contatto con il nostro prossimo, non IO E GLI ALTRI, ma GLI ALTRI ED IO voto 9 La signora della porta accanto Titolo originale La femme d'à côté Lingua originale francese Paese di produzione Francia Anno 1981 Durata 106 min Genere drammatico Regia François Truffaut Soggetto François Truffaut, Suzanne Schiffman e Jean Aurel Sceneggiatura François Truffaut, Suzanne Schiffman e Jean Aurel Produttore François Truffaut Casa di produzione Les Films du Carrosse, TF1 Films Productions Fotografia William Lubtchansky Montaggio Martine Barraqué, Marie-Aimée Debril (assistente) Musiche Georges Delerue Scenografia Jean-Pierre Kohut-Svelko Costumi Michèle Cerf Trucco Thi-Loan Nguyen Interpreti e personaggi Gérard Depardieu: Bernard Coudray Fanny Ardant: Mathilde Bauchard Henri Garcin: Philippe Bauchard Michèle Baumgartner: Arlette Coudray Roger Van Hool: Roland Duguet Véronique Silver: Odile Jouve Philippe Morier-Genoud: dottore Nicole Vauthier Muriel Combe Olivier Becquaert: Thomas Coudray Catherine Crassac: donna dell'hotel (non accreditata) Jacques Preisach: uomo dell'hotel (non accreditato) Roland Thénot (non accreditato) Doppiatori italiani Ferruccio Amendola: Bernard Coudray Maria Pia Di Meo: Mathilde Bauchard Cesare Barbetti: Philippe Bauchard Paila Pavese: Arlette Coudray Massimo Giuliani: Roland Duguet Anna Miserocchi: Odile Jouve Sandro Iovino: dottore
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