Regia di Piero Schivazappa vedi scheda film
Per un film come questo ci vorrebbero le stellette in negativo: e da -1 a -5 questa Signora della notte potrebbe arrivare tranquillamente a -3. I dialoghi soprattutto sono ciò che più colpisce in questa specie di porno senza peni in evidenza (tutti gli altri organi sessuali sono invece continuamente sfoggiati e le scene di penetrazione sono fin troppo realistiche), con frasi degne altrochè di un porno (per intenderci, ma senza voler approfondire, durante i numerosi accoppiamenti, tutti rigorosamente parlati, la Grandi non si sente mai dire un banale 'sì' o un qualunque 'dai', ma è tutto un ripetersi di 'ti fotto', 'ti chiavo' e chiudiamola qui per decenza). Una tristissima operazione commerciale, votata a sfruttare le prepotenti (masto-dontiche forse è l'aggettivo più adatto) grazie della Grandi, di nome e di fatto. Può sorprendere per ciò il finale buonista, sponda cattolica, in cui i protagonisti si riappacificano per fare un figlio, insomma nel nome del vero Amore si accoppiano esclusivamente per riprodursi. Roba da matti.
Una donna esuberante tradisce continuamente il neo-marito, che ha perso ogni libidine. Una sera lui la scopre in terrazzo a farsi montare da un amico: pesta entrambi e la lascia. Ma il vero amore trionferà e i due torneranno insieme.
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