Regia di Eugenio Cappuccio vedi scheda film
il giallo sull'acqua con protagonista un barista che potrebbe diventare anche seriale non è risultato malvagio come mi aspettavo. timi che sa anche essere attore insopportabile quando non gestito sapientemente(vedi l'inguardabile "come dio comanda" e l'altrettanto rischiosissimo "ruggine", ma riuscito per quanto mi riguarda) riesce nell'intento di non scomparire tra gli adorabili vecchietti che insieme a lui risolvono distrattamente il caso della puntata. il film mi ha dato la sensazione di essere un buon prodotto televisivo che ha solamente bisogno di ingranare per migliorare le virtù e disfarsi dei vizi. timi sa destreggiarsi bene tra i vecchiacci toscani che come dice bene una recensione letta sull'etere, a volte è "troppo" presente per non dare quasi fastidio. risalta il povero monni, più che altro per fama che per altro. anche la trama gialla che sembra comparire a tratti tra un caffè e una sigaretta non è trattata male, con un commissario di polizia che ha troppo bisogno dell'aiuto del barista al quale sembra che tutti vogliano confidarsi. i dettagli che spuntano da un passato che sembrava sepolto e dimenticato e invece riemergono prepotentemente da quelle acque chete, ma scure e pesanti, ricordano la pacatezza di certa tv di cui sento un pò la mancanza. la fosca presenza del bell'umbro timi qui con cadenza toscana non troppo enfatizzata per non apparire caricaturale(daltronde è un accento di cui si è troppo abusato al cinema)si modella ad uno stampo più sereno e simil signora in giallo che non dispiace. insomma io sarei del parere di continuare(anche se al momento la prima puntata ancora la devo vedere)di perseverare visto che sono uno dei produttori che esborsa tutti i mesi la sua parte. mi sono piaciuti particolarmente pierobon in quota queer evviva e una ritrovata mariella valentini in gran spolvero recitativo.
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