Regia di Eugenio Cappuccio vedi scheda film
L'imperdibile inizio della saga di Pineta : sapida comicità toscana, bischerate assortite e trama gialla piena di valide ideuzze. Voto 6 e mezzo.
Il primo episodio ispirato alle vicende ideate da Marco Malvaldi dedica molto tempo alla presentazione e caratterizzazione dei personaggi: Massimo (Filippo Timi), il "malincomico" titolare dell'esercizio commerciale, dalla vita sentimentale complicata e dal fiuto "aritmetico"; Tiziana "Tizzi" (Enrica Guidi), la strepitosa banconista da sogno ad occhi aperti; la commissaria Fusco (Lucia Mascino), algida e sexy al tempo stesso; e i veri eroi del racconto, i quattro attempati amici (miei) al bar, appassionati di spume e birrette, battutacce cattive, scherzacci, maldicenze di paese e teorie criminologiche: il leader Ampelio (Carlo Monni), il "giovane" Aldo (Massimo Paganelli), il secco Gino ( Marcello Marziali) e il corpulento Pilade (Atos Davini). L' immaginaria e suggestiva Pineta, un po' la Vigata di Malvaldi, nella finzione si dovrebbe trovare vicino a Pisa, ma le riprese sono state effettuate in realtà nell'Isola d'Elba. Ne "Il re dei giochi", gustosissimo soft-boiled alla ribollita che vanta una trama gialla piuttosto ben studiata, si registra un'attenzione spiccata per l'intreccio investigativo, comune anche a "La carta più alta", il secondo e ultimo episodio diretto da Eugenio Cappuccio e interpretato dal grande Carlo "Vitellozzo" Monni; negli episodi successivi della serie, girati da Roan Johnson, prevarrà invece la trama brillante e i quattro simpatici anzianotti diverranno più comici e meno investigatori, con risultati persin più godibili e spassosi.
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