Regia di Giorgio Amato vedi scheda film
Lo stalking è salito prepotentemente alla ribalta negli ultimi anni con numerosi fatti di cronaca ed il film di Amato da questo contesto dirige un thriller con forti connotazioni di noir in maniera pregevole.
Innanzitutto la regia è ottima nello sfruttare e mai abusare le diverse tecniche di regia da lui adottate: camera fissa e a mano si amalgamano molto bene e soprattutto riesce a portarti dentro il personaggio di Lucio evitando ogni rappresentazione schematica del protagonista, che malgrado la sua evidente negatività possiede dei lati di sincero ed onesto slancio emotivo nei confronti della figlia.
Il regista e sceneggiatore è quindi molto attento a farlo emergere in tutte le sue sfumature, contrapponendo altri personaggi, in teoria positivi, ma in pratica con molti aspetti negativi, tali da non mettere il peso dei torti in un'unica direzione. Molto bravo Alfieri, attore che non conoscevo, ma capace di dare notevole spessore al personaggio e portare lo spettatore verso il suo abisso di solitudine e disperazione di chi non ha più niente da perdere. Un film italiano notevole, peccato sia poco conosciuto.
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