Regia di Howard Hawks vedi scheda film
Secondo adattamento della commedia di Ben Hecht e Charles McArthur,che poi avrebbe generato anche "Prima pagina" e "Cambio marito","La signora del venerdì" è una guerra dei sessi scandita tra uno scoop e un trucco meschino,da parte di un ex-marito e ex-direttore a una bella giornalista d'assalto,che ha deciso di svoltare vita e aspirazioni,decidendo di sposare un brav'uomo che le garantirà una vita "ordinariamente" tranquilla,in un angolo di mondo senza sorprese.L'ex-congiunto,cui naturalmente non piace non avere l'ultima parola,nè perdere una delle migliori penne al suo servizio,si giocherà ogni carta,soprattutto quelle false,per non lasciare che la donna sparisca dalla sua vita.Howard Hawks era grande con il western,ma non era di certo meno abile con le commedie,come questa survoltate su un intenso fuoco di fila di battute,sparate senza sosta,tra botta e risposta senza tregua,che rendono piacevole per lo spettatore un canaglione come quello interpretato da Cary Grant,pur comprensivi verso quel bravo tipo del fidanzato impersonato da Ralph Bellamy,e ancor più si rimane affascinati dalla personalità travolgente sfoggiata da Rosalind Russell,vera "donna con gli attributi",capace di tenere testa al marpione,e appassionata verso il proprio lavoro,realizzato con impegno e coscienza civica.Un film di godibilissima resa,una commedia classica e modernissima,che dispensa buonumore a chili,pur tenendo di conto dello sfondo sociale,sulla pena di morte e su ciò che comporta in una società che vuol dirsi "civile",oltretutto dribblando il facile cinismo degli addetti ai lavori;in questo caso,i giornalisti più scafati della cronaca.
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