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La signora del venerdì

Regia di Howard Hawks vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su La signora del venerdì

di FREDRIC
9 stelle

Hildy Johnson (Russell), cronista d'assalto, ha divorziato da poco e Walter Burns (Grant) suo ex marito, nonché cinico e disonesto direttore del giornale per cui lavorava, non la vuol perdere. E' ancora innamorato di lei? Forse. Non può fare a meno del suo talento? Molto più probabile. Quando lei si presenta in redazione per un ultimo saluto e per annunciare il suo imminente matrimonio con un tranquillo ed ingenuo assicuratore di provincia (Bellamy), Walter riesce a convincerla a scrivere un ultimo articolo su un condannato a morte in attesa dell'esecuzione, sottoscrivendo in cambio una sostanziosa polizza sulla vita dal suo fidanzato. Dovrebbe essere questione di un'ora, ma il condannato non ha intenzione di farsi giustiziare e anche Walter continua a combinarne una dopo l'altra ai danni del povero fidanzato (e della madre di lui e di Hildy, ecc.). Anche Hildy si accorge di non poter fare a meno del suo lavoro e, perché no?, anche di Walter.

 

Hawks fonde la trama originale di "Prima pagina" con una delle più classiche situazioni della commedia anni '30: il matrimonio da ricucire e costruisce sulle spalle di Rosalind Russell - che è praticamente sempre in scena - un film adrenalinico dai dialoghi velocissimi e spesso sovrapposti. L'ho rivisto oggi in lingua originale in cineteca, e - a mio parere - il meccanismo funziona benissimo; la Russell è fantastica nel tener testa contemporaneamente alle macchinazioni del perfido Walter, alle grida d'aiuto del fidanzato imbranato messo sempre più nei guai dall'ex marito, ai colleghi -rivali della sala stampa, al condannato a morte, agli uomini politici che speculano sull'esecuzione, unica donna a ribattere colpo su colpo in un mondo prettamente maschile. Cosa succede invece alle altre due donne della storia? L'amica del condannato, che non regge le insinuazioni dei cronisti, si butta dalla finestra della sala stampa, unico momento drammatico della pellicola (su cui ci sarebbe tanto da dire!); la futura suocera è coinvolta in un incidente stradale e viene portata fuori dalla scena come un sacco.

 

Se un bersaglio polemico è il cinismo dei giornalisti pronti a tutto pur di vendere più copie, non meno ciniche sono le figure politiche, che vogliono sfruttare l'impiccagione di un uomo probabilmente malato per le elezioni imminenti.

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