Regia di Sydney Sibilia vedi scheda film
Pieno di debiti e schiavizzato da un barone universitario corrotto e intrallazzone, il biologo Pietro Zinni mette insieme una banda di ricercatori universitari quarantenni e ancora drammaticamente precari per sintetizzare e commercializzare una nuova smart drug che sfrutti una falla nel sistema normativo italiano per risultare legale. L'affare inizialmente procede bene, ma al gruppetto di improbabili spacciatori ben presto la situazione sfugge di mano.
Forse la miglior commedia italiana degli ultimi anni, sicuramente una delle poche decenti nel deprimente scenario del cinema nostrano contemporaneo: attori in gran forma (tutti bravissimi), regia virtuosistica dell'esordiente Sidney Sibilia e confezione (fin troppo?) stilosa (merito soprattutto della bella fotografia di Vladan Radovic tutta giocata su toni acidi ed esasperati, quasi un omaggio al vecchio e caro cross processing). Il film funziona dannatamente bene, è divertente, i personaggi sono ottimamente caratterizzati, la sceneggiatura scorre senza intoppi e si fa apprezzare anche per la satira di una società italiana che chiude le porte in faccia alle sue menti migliori.
Molto carino: 7/10.
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