Regia di Sydney Sibilia vedi scheda film
https://www.youtube.com/watch?v=fuwRxha8zSU
Soggetto a prima vista intrigante e (ma solo parzialmente) originale (ma chi ha seguito la serie Breaking Bad ci va giù più duro); bella la sferzante, caustica satira del baronato universitario, del clientelismo piccolo politico-borghese, di un precariato che soffoca quasi tutti, eccellenze incluse, di un’Italia che che non cambia…
Ma il film è calato in un plot che, per certi versi, fa pluf; troppo (ma decisamente troppo) convenzionale; segue pedissequamente gli schematismi arcinoti; nel bene (se sono schematismi arcinoti, d’altronde, un motivo ci sarà), così come nel male (il film non decolla mai). Qua e là Sibilla incastra frizzi e lazzi spassosi al punto giusto, ma nulla di particolarmente incisivo e duraturo.
Per di più mi pare un po’ carente sul versante legale; sì insomma, dopo la pillola di nozionismo leguleio iniziale (quella per cui se una sostanza farmaceutica non è inserita nell’elenco delle molecole illegali ecc. allora non è qualificabile come droga) mi aspettavo un filo di coerenza con le prime (prime per davvero) avvisaglie di complicazioni giudiziarie, e invece no: mi sa che che nella “banda” avrebbe fatto la sua dignitosa figura anche un praticante avvocato 45enne…. Magari proprio quell’esperto di diritto canonico di cui si è (solo) vociferato in 2 occasioni nel corso del film, che tanto dalle parti del Vaticano (il film è ambientato da quelle parti) fa sempre comodo (anche se, stranamente, fra i clienti dei protagonisti non figurano cittadini di quello Stato, mah).
Azzeccatissimi, peraltro, tanto i filtri applicati alla mdp (capaci di enfatizzare i momenti “up” e di sfumare la realtà sul finire dell'effetto: Guidobaldo Maria Ricciardelli), quanto la cornice musicale, le cui venature psichedeliche rendono alla perfezione l’elettricità fluida dei movimenti e lo stato lisergico dei sensi.
https://www.youtube.com/watch?v=kOZ6QFoxdJs
La visione, nel complesso, scorre liscia e va giù, quasi d’un fiato, senza intoppi e senza effetti collaterali (almeno per gli spettatori).
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