Regia di Sydney Sibilia vedi scheda film
A volte i trailer al cinema possono essere utili. Vedendo il sequel del film in questione, mi è stata indotta la voglia di recuperare la pellicola in oggetto che non avevo avuto modo di visionare al cinema, una delle svariate rimaste in sospeso. Anche se la trama è copiata nettamente dalla serie tv americana ben nota (non faccio nomi per non rovinare l'effetto sorpresa a chi il film ancora non l'ha visto anche perché poi, appena la visione entra nel vivo, subito si capisce a cosa insinuo), qualcosa di originale, forse anche troppo, c'è: una su tutte la fotografia, nettamente posterizzata, dove i colori sono talmente vivaci da avere la sensazione di osservare un fumetto, e dai bordi così calcati da figurare quasi come veri e propri poster in stile Andy Warhol. Non c'è altro che differenzi questo film da una classica commedia dai toni tragici che eguaglia film di genere che già da un po' si sono affacciati nel panorama cinematografico anche italiano. Nulla quindi di nuovo, non fosse per il modo in cui il tutto viene messo in scena, con apprezzamenti poco oltre la sufficienza. In attesa del sequel, anche se a dire il vero non ho ancora ben capito quale collegamento con la pellicola suddetta, questa primaria visione serve almeno ad entrare in confidenza con i personaggi, almeno quelli piuttosto singolari in quanto lo spettatore cinefilo, italiano medio, in essi facilmente si identifica. Uno specchio politico e lavorativo conforme alla realtà contemporanea ma, anche in questo caso, ne abbiamo visto di diverse forme e colori; chissà che il prossimo capitolo non possa riservare sorprese mai viste.
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