Regia di Sydney Sibilia vedi scheda film
Il preoccupante problema dei precari laureati bene,di una generazione di menti brillanti cui l'incipiente crisi economica e lavorativa rischia seriamente di compromettere corso di vita e percorsi professionali,è concreto:si parla sempre di fuga di cervelli,di giovani promettenti e molto preparati,per i quali la pochezza delle risorse non è abbastanza nè per approfondire le ricerche,nè per dare loro un tenore di vita appena decente,e purtroppo spesso sono discorsi fondati sul vero. Come ci si lamenta,spesso,della mancanza di idee nel cinema. Ed ecco una commedia giovane,che ha per protagonisti una manciata di potenziali genii,che hanno la pensata di costituire una banda di criminali per scommessa,per generare e distribuire (leggi:spacciare...) una sostanza che potrebbe mandare all'aria le regole del mercato di settore,e naturalmente indispettire i professionisti della mala,oltre che porre il gruppo in posizioni assai pericolose. E' vero che Domenico Procacci è uno dei non troppi produttori che qualcosa in più dei suoi colleghi rischia sempre,a volte con ottimi risultati,altre meno,ma qui ha fatto centro:una commedia sospesa tra genere brillante e noir,ben scritta,con un umorismo puntuto e difficilmente banale,ben girata e recitata.Edoardo Leo ha tonalità che rammentano il giovane Manfredi,e comunque anche il resto della banda di malandrini per disperazione,da Pietro Sermonti a Valerio Aprea,Stefano Fresi,Lorenzo Lavia e Pietro Sermonti,riscuotono più di un convinto sorriso,e la bella Valeria Solarino a fare da controcanto al gruppo maschile,nel ruolo della convivente del protagonista Leo.Un film agile,simpatico e che autorizza ad aspettare la seconda mossa del regista Sidney Sibilia,con un certo ottimismo.
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