Questo delizioso filmetto italiano è ormai uscito dal circuito delle sale (credo risalga a marzo scorso) ma ho colto l'occasione di una multisala delle mie parti che lo ha felicemente recuperato. A suo tempo ne lessi recensioni tutte più che positive. E posso adesso confermare che si tratta di pellicola originale e godibilissima. In ambito di commedia italiana non c'è storia: era da tempo che non si vedeva qualcosa di così "nuovo" e interessante. D'accordo, storie di giovani precari ne abbiamo viste a bizzeffe, ma con questo taglio, con questo ritmo, con questa sceneggiatura, mai prima d'ora. Attori bravissimi, sceneggiatura accurata, colonna sonora appropriata, il film scorre via senza noia grazie ad un ritmo incalzante e a dialoghi spumeggianti. Bella l'idea di descrivere la pattuglia dei protagonisti in stile "Soliti Ignoti" (ma anche "Ocean's Eleven", volendo). Edoardo Leo molto in parte, ma bravi tutti (tra l'altro sono presenti diversi dei volti di "Boris"). Notevole il cammeo di Neri Marcorè. L'originalità principale del film sta nello sviscerare due mondi finora pochissimo esplorati dal cinema: quello del commercio e produzione di droghe sintetiche ma soprattutto quello dei ricercatori precari dell'università.
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