La doppia vita del giornalaio Gianni, in arte Max, sedicente aristocratico. Grazie a un biglietto gratuito Max s'imbarca per una crociera; viene scambiato per un nobile e lui naturalmente sta al gioco. Sulla nave ci scappa anche la storia galante con una nobildonna. Quintessenza delle commedie dei "telefoni bianchi", diretto da un Camerini dalla classe inarrivabile.
Sì, Il conte Max del 1957 è un capolavoro ma questo Il Signor Max del 1937 è uno degli apici di Mario Camerini e del cinema dei telefoni bianchi. Da riscoprire
Simpatica e divertente commedia che mette alla berlina uno stile di vita, quello aristocratico, ormai al tramonto. Ed è l'amore a svelarne il vuoto e la superficialità.
Gianni, un giornalaio romano in procinto di imbarcarsi per una vacanza, viene scambiato per nobiluomo da una donna di egual lignaggio. Infatuato della bella aristocratica decide di abbandonare i propri propositi di viaggio per imbarcarsi nello stesso traghetto della dama dove finalmente potrà vivere a ridosso di quel mondo a cui brama di appartenere da tutta la vita. In tali… leggi tutto
Tra gli aspetti positivi dei film di Camerini vi era l'assoluta assenza del fascismo e della sua propaganda, che, nei film del periodo, faceva spesso capolino (quando non capolone) in forme più o meno mascherate. Per il resto, smentirei che si tratti di un film dei telefoni bianchi (non mi pare che si vedano telefoni in giro) e che si tratti di un'opera conformista e/o moralista. L'invito del… leggi tutto
Commedia d'altri tempi, con vago intento moralistico e buon mestiere, dalla regia al cast. Opinione personale: in questo ruolo meglio Sordi che De Sica (padre o figlio che sia). Il finale, cui manca la rivelazione dell'inganno alla ragazza, è un po' misero: tutti contenti, ma qualche perplessità per lo spettatore. leggi tutto
Gianni, un giornalaio romano in procinto di imbarcarsi per una vacanza, viene scambiato per nobiluomo da una donna di egual lignaggio. Infatuato della bella aristocratica decide di abbandonare i propri propositi di viaggio per imbarcarsi nello stesso traghetto della dama dove finalmente potrà vivere a ridosso di quel mondo a cui brama di appartenere da tutta la vita. In tali…
Non c'è molto da esser fieri del cinema italiano afferente al periodo compreso tra gli anni Trenta e l'inizio degli anni Quaranta, noto come "cinema dei telefoni bianchi". Si trattava di produzioni volte ad intrattenere le masse con storie e storielle di stampo sentimentale più o meno a lieto fine e prive di qualsiasi sottotesto sociale o politico: in altre parole, un…
1937. Nella commedia brillante “Il signor Max” due classi sociali, due mondi si contrappongono: la classe media o piccolo borghese e quella aristocratica, dei nobili. Le simpatie del regista e della scrittura firmata Mario Camerini e Mario Soldati, fin dal soggetto di Amleto Palermi, sono chiare e palesi per la prima. La sceneggiatura sviluppa il soggetto verso un ingresso dalla…
Gianni, umile edicolante col pallino della bella vita, durante un viaggio conosce un gruppo di nobili, dai quali viene scambiato per il ricco gaudente Max Varaldo. Invaghitosi dell'altezzosa donna Paola (ma più che altro del bel mondo che la circonda) l'uomo alimenterà l'equivoco pur di continuare (vanamente) a corteggiarla. Molto meglio la graziosa cameriera Lauretta, giovane dai…
Tra gli aspetti positivi dei film di Camerini vi era l'assoluta assenza del fascismo e della sua propaganda, che, nei film del periodo, faceva spesso capolino (quando non capolone) in forme più o meno mascherate. Per il resto, smentirei che si tratti di un film dei telefoni bianchi (non mi pare che si vedano telefoni in giro) e che si tratti di un'opera conformista e/o moralista. L'invito del…
Gianni (De Sica) ha interrotto gli studi liceali alla morte del padre per continuarne il lavoro di edicolante, ma sogna il bel mondo cui si unisce per pochi giorni ogni anno in vacanze lussuose. Un suo ex-compagno di scuola, il conte Max Varallo, molto noto nel bel mondo, gli procura un biglietto gratis su un piroscafo da Napoli a Genova e gli presta la sua macchina fotografica su cui è…
Ci sono persone irraggiungibili nella loro altezzosa e abbagliante superiorità. Dalla loro sembrano avere tutto: denaro, classe, compagnie elitarie, tempo da spendere e da perdere. Guai a subirne il fascino quando si è semplici giornalai col sogno di fuggire via lontano vestiti in frac, e col miraggio di fare la vita da signori, cercando di appartenere al gran mondo dorato e…
VORREI ESSERE UGUALE A ME
Gli idoli delle riviste illustrate attori famosi e nobili si chinano verso l’italiano qualunque per dirgli "Sii te stesso, non lasciarti abbagliare dallo scintillio dell'oro (vero o finto che sia)". Si può raccontare con affetto l'ingenuità senza essere ingenui e si può persino denunciare uno stile di vita senza offendere nessuno, cercando…
Forse la miglior commedia italiana d’anteguerra, all’altezza dei prodotti hollywoodiani coevi. L’espediente dello scambio di persona è trito, ma è interessante la dialettica che si crea fra ambiente aristocratico e ambiente popolare e l’evoluzione interiore del protagonista: dapprima abbagliato dalle apparenze del bel mondo, piano piano si rende conto di…
Commedia d'altri tempi, con vago intento moralistico e buon mestiere, dalla regia al cast. Opinione personale: in questo ruolo meglio Sordi che De Sica (padre o figlio che sia). Il finale, cui manca la rivelazione dell'inganno alla ragazza, è un po' misero: tutti contenti, ma qualche perplessità per lo spettatore.
L'originale, l'unico Signor Max, successo grosso per De Sica che fu imposto al grande pubblcio con una regia ben dosata di Camerini.ll doppio ruolo che fa capolino in un ambeinte non suo è inresistibile e con l'arte della sintesi nella recitazione di De Sica si raggiunge il culmine della scuola nella commedia e diciamo che per quegli anni fu anche un faro nella nebbia, nel cinema ed in…
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Commenti (2) vedi tutti
Sì, Il conte Max del 1957 è un capolavoro ma questo Il Signor Max del 1937 è uno degli apici di Mario Camerini e del cinema dei telefoni bianchi. Da riscoprire
leggi la recensione completa di AlvySimpatica e divertente commedia che mette alla berlina uno stile di vita, quello aristocratico, ormai al tramonto. Ed è l'amore a svelarne il vuoto e la superficialità.
commento di scream