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Come ammazzare il capo 2

Regia di Sean Anders vedi scheda film

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La recensione su Come ammazzare il capo 2

di EightAndHalf
6 stelle

All'inizio e alla fine del folleggiante script di Horrible Bosses 2 c'è sicuramente scritto, oltre che - a chiare lettere - "opera dallo scopo puramente alimentare e commerciale", pure "ogni singola frase ed ogni singolo evento sono potenzialmente ridicole". E questo è un grandissimo pregio, da affiancare al terribile difetto che risuona tonitruante in sottofondo..è davvero un film inutile.

 

locandina

Come ammazzare il capo 2 (2014): locandina

 

I tre sono tornati, e con loro la solita banda, fatta eccezione per il povero (!) Colin Farrell, con il suo pervertito del primo capitolo, deceduto in circostanze che a chi non ha visto il film, l'Horrible Bosses del 2011, è meglio non svelare. E sono tornati tutti con le new entry Chris Pine e Christoph Waltz per una nuova scorribanda tragi-demenziale in cui, bisogna ammetterlo, non si scivola mai negli inutili conformismi che spacciano come ripiego serioso le opere più stupide e finte scorrette che girano in circolazione come morbo. Se anche la scorrettezza di Horrible Bosses 2 è tale da non far sentire nessuno minimamente colpito dalle sperdute tracce di satira sociale (che, per inciso, sarebbe ridicolo cercare in titoli come questi), e anche tale da non sconvolgere ormai più nessuno, avvezzi come siamo a fetide tendenze volgarizzanti di gran parte del cinema hollywoodiano più comico, rimaniamo comunque catturati, secondo il più celato arpione da guilty pleasure che nonostante tutto ci cattura nelle circostanze più sgradevoli. Perché è sgradevole a dirsi e ad ammettersi, ma Horrible Bosses 2 fa ridere, come il primo episodio, e filmetti del genere funzionano soggettivamente come sfogo della propria ironia più stupida, rintanata chissà dove dietro le nostre serie facce da cani-lupo in attesa di sbranare la prossima, stupida, commedia americana - leggasi: dipende dall'ironia dello spettatore, Horrible Bosses 2 può divertire appiattendo l'encefalogramma come può odiarsi fino allo sfinimento, ma ha dalla sua una creatività spumeggiante che non si può non riscontrare come positivo tentativo di sano divertimento, e che non giustifica qualsiasi eventuale crociata contro il film suddetto. Perché che la commedia americana si ricicla e sa sempre di stantio è qualcosa su cui siamo d'accordo tutti, ormai si deve vedere in che modo si ricicla.

 

Charlie Day, Jason Sudeikis, Jason Bateman, Chris Pine

Come ammazzare il capo 2 (2014): Charlie Day, Jason Sudeikis, Jason Bateman, Chris Pine

 

Salvare arrampicandosi sugli specchi l'esito potenzialmente sciatto e grossolano del sequel di Horrible Bosses ha lo stesso sapore di quando si voleva difendere a tutti i costi quel The Hangover Part II che con una maggiore ironia del primo capitolo (non per questo, certo, non rimovibile dalla memoria neanche con troppa nostalgia) immaginava eventi ancora più assurdi e shockanti per i tre yankee sprovveduti sul punto di affrontare una nuova adrenalinica (ed etilica) avventura. E l'accostamento non viene casualmente se si pensa che la formula di Horrible Bosses, la sua vera raison d'etre, è la stessa: filmetto dal sapore irriverente che cerca di far sghignazzare e ci riesce solo secondo chi ha preso di mira o chi riesce a divertire nella variegata affollata sala cinematografica. Alcuni soffocano per le risate, alcuni sono più restii a dirsi soddisfatti, ma le oggettive singole stellette deluse (e scontate) le lasciamo ai più cinici, e chi si è divertito si terrà invece stretti quei 108 minuti scacciapensieri di gioiosa, stupida, sessuomane e costante presa per i fondelli. 

 

Charlie Day, Jennifer Aniston

Come ammazzare il capo 2 (2014): Charlie Day, Jennifer Aniston

 

Jennifer Aniston sembra divertirsi a fare la succinta dentista ninfomane che aveva già tentato di violentare lo scemotto Charlie Day nel primo capitolo, così come Kevin Spacey sembra ancora offrirsi abbastanza autoironico alla parte del capo bastardo finito in galera e pronto a gettare fango su tutti i tre protagonisti, sulla loro prole e sulla loro intera generazione di idioti imbecilli (cosa che i tre effettivamente sono, ma tant'è); meno convinto sembra invece Christoph Waltz, poco utilizzato poichè evidentemente spremuto fino allo stremo dal deludente Big Eyes che in questo stesso periodo viene proiettato altrove. Sua la parte dell'horrible boss del caso, intervenuto in tempo per distruggere il sogno di autonomia dei tre protagonisti (appunto, Charlie Day, l'odioso Jason Bateman e Jason Sudeikis), decisi a rapire il figlio (Chris Pine) del suddetto riccastro per chiedergli un riscatto tale da garantire loro la restituzione di un prestito chiesto in banca per l'avviamento di un'impresa. Ma il figlio è piccolo infido prodigo bastardo come il padre, ed ha tutta l'intenzione di fregare il paparino accettando di far parte del piano dei tre imbecilli. Il capovolgersi degli eventi (con l'intrusione in piena azione del mitico Motherfucker Jones, Jamie Foxx) la si lascia all'immaginazione dello spettatore. Che, per inciso, non saprà prevedere nulla, perché il caracollare delle situazioni è talmente veloce e irrisorio di se stesso da lasciare di stucco. Parolacce ai quattro venti, battute stupide, situazioni viste uguali nel primo film: eppure le singole idee geniali arrivano (l'inseguimento con la macchina che si trasporta appresso una salvifica rete; il pedinamento della Aniston che vuole ancora dominare Dale ma riesce ad ottenere solo gli altri due; lo stupido piano di Dale per rapire il figlio di Waltz; lo scambio dei telefoni e dei pantaloni), e combinando l'ironia becera con l'azione senza freni risultano congeniali allo spettatore più spensierato. 

 

Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Chris Pine, Christoph Waltz

Come ammazzare il capo 2 (2014): Jason Bateman, Charlie Day, Jason Sudeikis, Chris Pine, Christoph Waltz

 

I difetti sono troppo ovvi, il desiderio di fregarsene è immenso: ma insomma, salviamoci pensando che i guilty pleasures a volte ci vogliono, e che tanto, ben presto, ce ne saremo dimenticati, se non nel momento in cui penseremo a queste vecchie, sane, grosse risate che Horrible Bosses 2 concede con generosità. E va bene così.

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