Trama
La notte tra il 24 e l 25 agosto 1944, il destino di Parigi è nelle mani del generale Von Choltitz, che su ordine di Hitler si sta preparando a far saltare la capitale. Reduce dalla Prussia, il generale non ha mai avuto alcuna esitazione nell'eseguire gli ordini che gli vengono impartiti e questo è proprio ciò che preoccupa il console svedese Nordling mentre sale la scala segreta che lo conduce nella stanza di Von Choltitz all'hotel Maurice. I ponti sulla Senna, i principali palazzi di Parigi, Notre Dame e la torre Eiffel vengono minati e sono pronti ad esplodere ma il console è disposto ad usare tutte le sue armi diplomatiche per convincere il generale a non rispettare l'ordine di distruzione.
Approfondimento
DIPLOMACY: LA DISTRUZIONE DI PARIGI PER VOLERE DI HITLER
Diretto da Volker Schlöndorff, Diplomacy è l'adattamento dell'omonima rappresentazione di Cyril Gély e racconta di un episodio storico realmente accaduto che vede protagonisti nella notte dal 24 al 25 agosto 1944 a Parigi il generale von Choltitz, che prepara su ordine di Hitler la distruzione della capitale, e il console svedese Nordling, che cercherà di convincere il suo interlocutore abituato a eseguire ogni comando a desistere dal proposito.
Per capire meglio l'importanza dell'incontro diplomatico tra i due politici, occorre però fare un passo indietro e contestualizzare gli eventi. Hitler, salito al potere in Germania nel 1933 e amareggiato e umiliato dal trattamento subito dal suo paese nel Trattato di Versailles, coltivava il sogno di estendere il proprio potere su tutta l'Europa tanto che le sue operazioni di invasione ebbero inizio il 1° settembre 1939 occupando la Polonia e facendosi dichiarare guerra dalla Francia e dalla Gran Bretagna. Nel giugno 1940, il maresciallo francese Pétain, eroe delle prima guerra mondiale, firmò l'armistizio con il Führer, aprendo a un periodo di occupazione e collaborazione. Lo stesso anno, in visita a Parigi, Hitler rimase abbagliato dalla bellezza della città e delle sue opere tanto da chiedere all'architetto Albert Speer di ispirarsi all'armonia e alla peculiare maestà della capitale francese per il suo progetto della "Grande Berlino". Quando però Berlino venne distrutta dagli Alleati, Hitler non sopportò più che Parigi - chiamata da quel momento in maniera dispregiativa "la puttana" - continuasse a risplendere e, dopo essere sopravvissuto al complotto del 20 luglio 1944 fomentato dagli ufficiale della Wehrmacht, il 23 agosto 1944 chiese al generale Choltitz, uno dei pochi uomini di cui ancora si fidava e capo di Parigi, di distruggere la città e di lasciare solo un campo di rovine al nemico. Obbedendo ciecamente agli ordini, Choltitz fece minare i ponti sulla Senna e i principali monumenti - dal Louvre alla Tour Eiffel - e si stava preparando a portare a termine il piano quando ricevette la visita di Nordling all'hotel Meurice.
I PERSONAGGI PRINCIPALI
Protagonisti principali di Diplomacy sono gli attori Niels Arestrup e André Dussolier, chiamati a portare sullo schermo rispettivamente il generale von Choltitz e il console Nordling.
Nato nel 1894, Dietrich von Choltitz proveniva da una famiglia aristocratica di militari prussiani. Nel 1940, comandò le truppe che presero Rotterdam, infligendo numerose vittime civili. Nel giugno 1942 partecipò all'assedio di Sebastopoli, in seguito al quale furono giustiziati oltre 30 mila ebrei. Dopo la battaglia di Kharkov, combatté anche sul fronte italiano e in Normandia e, poiché non partecipò alla congiura dei generali contro Hitler, venne nominato Governatore di Parigi il 7 agosto 1944. Rifiutandosi di distruggere la città, si arrese il 25 agosto 1944 e, imprigionato prima in Inghilterra e poi negli Stati Uniti, venne rilasciato nel 1947 e morì nel 1966. Di madre francese e padre svedese, Raoul Nordling nacque a Parigi nel 1882. Nominato console di Svezia a Parigi nel 1926, partecipò a diversi colloqui di pace tra i belligeranti durante la Seconda guerra mondiale. Dal 18 agosto 1944 si occupò di negoziare con il generale Choltitz il rilascio di oltre 3 mila prigionieri e riuscì ad evitare il bombardamento del quartier generale della polizia. Morì nel 1962.
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Commenti (1) vedi tutti
E’ più una commedia teatrale che un film, con qualche scena d’azione esterna, si svolge perlopiù in una stanza d’albergo e sono i dialoghi a farla da padrone. Elogio dell’arte diplomatica che a volte prevale sulle dinamiche belliche distruttive
commento di Maciknight