Regia di Cédric Jimenez vedi scheda film
"French Connection" diretto nel 2014
da Cédric Jimenez,devo dire che è
splendido.
La storia incomincia nel 1975 a Marsiglia e racconta
che Pierre Michel, un giovane magistrato che si occupa di minori
e viene nominato giudice dell'anticrimine arrivando da Metz
con la moglie e i figli.
Egli ha giurato di affrontare la mafia francese e di far cadere
a tutti i costi il padrino della costa marsigliese, Gaétan Zampa.
Il Film prodotto dalla Gaumont, Légende Films
e la France 2 Cinéma,e narra una storia ispirata a
fatti reali quando alla metà degli anni '70 la French Connection
spopolava e rovinava la vita alle persone con racket
e droga che girava a flotte,fino a che chiamano
un giudice per l'anticrimine che da una svolta
a questa inchiesta.
Comunque ci troviamo a qualcosa di inconsueto
e cioè un Polar,dove i Francesi sono Maestri ,
miscelato con il "Gangster's Movie" Americano
ispirandosi a Scorsese,Tarantino,Mann,De Palma
e Frenklin,per tipo di inquadrature,situazioni e
ossessioni,quello lo scrivo perché l'ossessione
del giudice verso il boss somiglia molto quello
di "Heat-La sfida",e si vede il regista che conosce
questo Cinema,ma lo fa sempre con un suo stile.
Il regista costruisce una pellicola potente,
con un montaggio serrato e un gran senso
del ritmo, ed è bravo a coinvolgerti dentro la
storia del giudice che piano piano scoperchia
una città marcia fino al midollo,ma non lo lasciano
fare e lo isolano.
Anche il modo di costruzione ricorda "Heat" perché
si vedono i due protagonisti con le rispettive vite,
e il bello che fa assistere allo spettatore a una partita
a scacchi perché utilizzano diverse strategie,
e all'inizio la banda sottovaluta il giudice per poi
trovarsi alle strette finché gli tolgono l'inchiesta,
e gli è la ridaranno nel 1981 con Mitterrand
al potere dove descrivono che qualcosa era
cambiato dopo il suo insediamento per la lotta
contro il crimine,e sono interpretati dagli
immensi Jean Dujardin e Gilles Lellouche.
Da segnalare la buona direzione del Cast dove
figurano anche:
Céline Sallette, Mélanie Doutey, Benoît Magimel, Guillaume Gouix,
Bruno Todeschini e Moussa Maaskri.
Invece nel reparto tecnico segnalerei la musica
di Guillaume Roussel,miscelata con la musica
del periodo e la Fotografia di Laurent Tangy,
che a tratti richiama quel periodo e si attiene
tra passato e moderno,ma che comunque
realizzano una buona messa in scena.
In conclusione un Polar potente,
dove inconsuetudine si ispira
ai "Gangster's Movie" Americani
dei Maestri con una storia che
ricorda alla lontana "Heat" per
certe situazioni soprattutto
per l'ossessione verso il protagonista
verso l'antagonista fino a trascurare
la famiglia,ma anche la partita a scacchi
che alla fine si svolge tra loro due come
"Gatto e topo" costruita in modo sublime
e coinvolgente per un finale amaro,
ma con la speranza di un mondo migliore.
Il mio voto: 8.
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