Regia di Stephen Greene vedi scheda film
Se qualcuno ancora non lo sapesse diciamo subito che "Accidental Love" è uno di quei film salvati dall'oblio per ragioni di denaro, essendo stato dapprima disconosciuto dal regista (presente dietro lo pseudonimo di Stephen Greene) incaricato di realizzarlo e, successivamente, messo sul mercato in una versione rimontata dalla casa di produzione che a distanza di anni si è addirittura impegnata a girare le scene mancanti pur di presentarlo agli spettatori in una forma approssimata ma compiuta. A girarlo nel 2010 era stato quel David O Russel che qualche tempo dopo sarebbe diventato uno degli autori hollywoodiani più acclamati e che, all’epoca era ancora alle prese con un talento tanto eclettico quanto incostante; talvolta in grado di assecondarlo nella messinscena di opere come "Three Kings", sintesi smagliante di generi e di stili; ogni tanto, colpevole di soggiogarne l’ispirazione, distribuita in maniera disordinata in lungometraggi irrisolti e confusi come era stato, nel 2004, "I Heart Huckabees - Le strane coincidenze della vita", uno dei tonfi più clamorosi del nostro autore.
Ingiudicabile dal punto di vista critico per la natura apocrifa dell’allestimento,"Accidental Love" funziona altresì come reperto utile a rintracciare gli stilemi di un'arte - quella di O Russell - in procinto di trovare la sua via definitiva. Ecco allora che il fool for love rappresentato dal legame tra due protagonisti emotivamente eccessivi (Alice, cameriera alle prese con un chiodo nel cervello che la rende aggressiva e sessuomane) e caratterialmente complicati (Howard, politicante in bilico tra onestà e ragion di stato) potrebbe costituire l’embrione di una tipologia amorosa che ha attraversato la filmografia del regista ed è arrivata ai nostri giorni nella versione “guardia e ladro” proposta dal sodalizio sentimentale raccontato in "American Hustle". Oltre al fatto che “Accidental Love”, con due attori del calibro di Jake Gyllenhall e Jessica Biel, disposti a recitare su registri (surreali e grotteschi) diversi da quelli abituali, ribadiscono, in tempi non sospetti, l’assoluto feeling tra il regista e i suoi attori, pronti a tutto pur di entrare a far parte dell’universo creativo dell’autore. Se poi vogliamo restare ai fatti e giudicare il film per quello che è, ovvero una commedia sentimentale con venature satiriche e grottesche, bisogna dire che, pure nell’andamento sgangherato e discontinuo della narrazione “Accidental Love” risulta, nel complesso, non lontano dalla qualità media dei prodotti distribuiti nella nostre sale. A conferma del momento non proprio felice attraversato dalla settima arte.
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