Regia di Gareth Evans vedi scheda film
Una vera pagliacciata che nulla ha da invidiare alle più becere americanate. Probabilmente le due stelle sono troppo severe ma le attese erano molte, il primo film era stato davvero spettacolare e basato su un'idea di fondo quantomeno originale almeno per certi versi. Qui invece si sfrutta solo l'ondata d'entusiasmo per confezionare un prodotto fatto solo ed esclusivamente di combattimenti. Due ore di combattimenti, non so se vi rendete conto. La trama è banalissima, un infiltrato della polizia viene messo in carcere per avvicinare il figlio di un boss della malavita e scardinarne l'organizzazione. Come? Semplice, sistema Bruce Lee. Mani nude, al più qualche bastone e si risparmia pure sui nunchaku. All'occorrenza si possono utilizzare fucili a pompa o pistole ma solo quando necessario. Se, ad esempio, c'è un campione di arti marziali che ha fatto fuori mezza scuola di Okuto e tre quarti di Nanto, allora non è necessario. Prima gli si fa squartare tutti gli avversari, poi si manda il campione misterioso di arti marziali tenuto nel taschino come ultima risorsa e con due colpi lo si fa finire da lui. E così per tutto il film, botte a manetta e qualche pistolettata solo per tagliare il minutaggio dalle presumibili 12 ore originali. Imbarazzante poi la lotta in auto in mezzo al traffico, tocca vette di ridicolo oscene.
No, francamente questo The Raid 2 non ha nulla a che vedere col primo film e non lo consiglio a differenza dello stesso.
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