Regia di Michael Cimino vedi scheda film
Il siciliano non è assolutamente il miglior film di Cimino, della sua regia ha ben poco: gli spazi aperti e un gran feeling con la natura, ma mancano quei grandi momenti presenti in tutti i suoi altri film di grande emozione.
Tuttavia comunque, Cimino dipinge un suo classico personaggio, idealista e testardo fino in fondo, rende Salvatore Giuliano un uomo come tanti, che ride e scherza, che s'innamora e si concede scappatelle, che si buffoneggia nei bar e con le persone, che cede a tentazioni a manie d'egocentrismo e di grandezza, vanitoso e forte.
Presente il fattore ciminiano chiave, la "purificazione", la "spiritualizzazione" che avviene nell'uomo quando questo abbandona la città, i centri abitati e sale in montagna, e anche se fosse solo per questo (ma non lo è) lo reputo un bel film, spesso capace anche di divertire, e di gusto, tanto che la scena del tradimento con la ricca americana pare buffa e assurda ma assolutamente azzeccata e giustamente utilizzata.
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