Regia di Michael Cimino vedi scheda film
Quando, dopo cinque minuti di film, la Sukowa esce sul balcone e si mostra nuda al bandito Giuliano, si capisce già che non sarà una cosa seria. Il film oltrepassa in continuazione la soglia del ridicolo involontario, sia come recitazione che come situazioni (il ballo tra il bandito e la contessa, il bandito che quasi si commuove sentendo Scarlatti, la banda Giuliano che balla al suono di Glenn Miller...), falsifica la storia e non la riscatta a livello artistico. Gli interpreti, bravi (Stamp, Sukowa, Turturro) o meno (Lambert, Boschi) sono mandati al macello in quello che resterà, per il rapporto qualità/prezzo, uno dei film più vergognosamente brutti della storia del cinema.
L'unica cosa appena decente in un film orrendo.
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