Regia di Camillo Mastrocinque vedi scheda film
Totò sfrenato: in una storia scritta appositamente su di lui può dare il 100% del suo istrionismo e sfogarsi in una serie di macchiette che ripercorrono la storia dell'Italia degli ultimi 10-15 anni, dalla seconda guerra mondiale al 1955 del film. Paolo Stoppa nel ruolo della sua eterna nemesi, manco a dirlo, è bravissimo. La buffa teoria su cui si basa la storia è a suo modo affascinante ed il tono di commedia sdrammatizza ad hoc la perenne lotta fra (pochi) vincitori e (tutti gli altri) perdenti; il finale chiosa il tutto impeccabilmente.
Un paziente del manicomio espone al dottore la sua peculiare teoria: il mondo è diviso in uomini e caporali. I primi faticano, i secondi danno gli ordini. E gli espone esempi concreti: nell'esercito, nel lavoro, in guerra, nella vita di tutti i giorni...
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