Durante la Seconda guerra mondiale, mentre Londra è bersagliata dalle bombe, un gruppo di bambini in età scolare sono costretti a mettersi al sicuro nella campagna inglese. Evacuati insieme alla giovane e bella maestra Eve, i bambini trovano ospitalità a Eel Marsh House, teatro quarant'anni prima di inquietanti eventi. Quando i bambini iniziano a comportarsi in maniera strana, Eve scopre con l'aiuto del comandante locale Harry che il gruppo ha risvegliato involontariamente una forza ancora più pericolosa dei raid aerei londinesi. Per salvare gli alunni e sopravvivere, Eve dovrà confrontarsi con i propri demoni.
Tutti i cliché del genere usati nel modo più inefficace affogano una storia che, gestita meglio, sarebbe stata interessante. La fuga dalla Londra bombardata era introduzione perfetta all'atmosfera disperata del film e al tema di un bisogno di riscatto incancellabile che emerge da sotto le macerie e le cicatrici. Ma il risultato è brutto, peccato.
Inghilterra, seconda guerra mondiale. L'insegnante Eve (Phoebe Fox), è incaricata di condurre un gruppo di bambini in area isolata, per tenerli al riparo dai bombardamenti degli aerei tedeschi. La zona, valutata come idonea, è limitrofa ad una palude: si tratta della tenuta di Eel Marsh House, posto che però appare essere inquietante -e poco sicuro- per… leggi tutto
Il primo film, The Woman in Black, si rivelò un'ottima ghost story capace d'affascinare grazie all'ottima ricostruzione dell'epoca (fine XIX secolo) e al chiaro tentativo di rifarsi a una costruzione della tensione e della paura propria del cinema horror classico. Un cinema fatto di ombre e sospiri, il tutto avvalorato da un cosciente uso delle musiche. Con questo sequel la… leggi tutto
Inghilterra, seconda guerra mondiale. L'insegnante Eve (Phoebe Fox), è incaricata di condurre un gruppo di bambini in area isolata, per tenerli al riparo dai bombardamenti degli aerei tedeschi. La zona, valutata come idonea, è limitrofa ad una palude: si tratta della tenuta di Eel Marsh House, posto che però appare essere inquietante -e poco sicuro- per…
Il primo film, The Woman in Black, si rivelò un'ottima ghost story capace d'affascinare grazie all'ottima ricostruzione dell'epoca (fine XIX secolo) e al chiaro tentativo di rifarsi a una costruzione della tensione e della paura propria del cinema horror classico. Un cinema fatto di ombre e sospiri, il tutto avvalorato da un cosciente uso delle musiche. Con questo sequel la…
Ciò che più convinceva del primo capitolo era senza ombra di dubbio la scenografia a dir poco grandiosa, che ricordava quella plasticità spigolosa e ben definita tipica del nostrano Dante Ferretti (penso a "Shutter Island") o quella più grottesca e spaventosa di Guglielmo del Toro (penso a "Il Labirinto del Fauno"). Ovviamente anche i costumi e la fotografia avevano…
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Commenti (3) vedi tutti
Tutti i cliché del genere usati nel modo più inefficace affogano una storia che, gestita meglio, sarebbe stata interessante. La fuga dalla Londra bombardata era introduzione perfetta all'atmosfera disperata del film e al tema di un bisogno di riscatto incancellabile che emerge da sotto le macerie e le cicatrici. Ma il risultato è brutto, peccato.
commento di Yayas82Brutto sequel di un film interessante (ma non fondamentale), che purtroppo costituisce anche un passo falso della nuova Hammer...
leggi la recensione completa di undyingNoioso, banale, scontato. Assolutamente non all'altezza del primo film.
commento di BabyCr