Regia di Mario Mattòli vedi scheda film
Scritta da Ruggero Maccari e Vittorio Calvino (con Ivo Perilli autori anche del soggetto), questa innocente commedia è poco più che un'occasione per affiancare Aldo Fabrizi a Peppino De Filippo e lasciare che il primo si scateni, vero mattatore, e che il secondo ammicchi e lanci sberleffi, nella miglior tradizione del suo personaggio. Ma nel cast ci sono molti altri nomi degni di risalto: Anna Maria Ferrero, Maurzio Arena, Enrico Viarisio, Bice Valori, per citare quelli più noti. Un tocco di neorealismo rosa nella storia della cameriera che deve conquistarsi le proprie fortune (l'appartamento ereditato ed il ragazzo che, per un equivoco, decide di lasciarla); ma la sostanza è essenzialmente quella di una commedia dal sapore teatrale (pochi gli ambienti, poco profondi i personaggi) e di fattura leggera, che l'esperta mano di Mattoli - che in quel periodo viaggiava alla media di 3/4 film all'anno - e le ottime prove degli interpreti sanno rendere un lavoro comunque interessante. Musiche di Pippo Barzizza, spesso collaboratore del regista. 5/10.
In un condominio una cameriera ha ereditato l'appartamento in cui lavorava. Le sue finanze però non le permettono di mantenerlo e presto l'amministratore le presenta un conto astronomico. Il portiere, però, vuole vederci chiaro e mobilita tutti gli altri condòmini...
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