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Siamo tutti inquilini

Regia di Mario Mattòli vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Siamo tutti inquilini

di bepy86
6 stelle

Palazzoni vecchio stampo che sorgevano nei posti più disperati facendo sentire la loro presenza ingombrante.

Erano ampissimi e si allungavano verso l'alto con decisione fino a raggiungere vette che coincidevano generalmente con quelle in cui si trovano sospesi nell' aria gli appartamenti del settimo piano.

Il passante veniva quasi oppresso da tutta quella moltitudine di cemento con cui venivano costruiti.

E se poneva il suo sguardo verso le finestre poteva notare cumuli di biancheria che ondeggiavano a seconda di come tirava il vento.

Una visione certamente non elettrizzante che però oggi è diventata caratteristica per il fatto che ci riporta indietro nel tempo.

All'interno, questi colossi di cemento armato, erano composti da un ingresso ampio e voluminoso e da numerose abitazioni dislocate nei vari piani dell'edificio.

Figura imprescindibile, alla quale non si poteva di certo rinunciare, era quella del portiere, ormai andata in disuso.

Anche il film in questione ce lo fa capire dando vita ad un portiere che era il punto di riferimento per tutti quanti.

Era a conoscenza, infatti, di tutte le vicende personali che interessavano i condomini dell'edificio di cui era guardiano.

A tenerlo occupato maggiormente erano i problemi di una giovane donna che rischiava di perdere la proprietà del suo appartamento perché piena di debiti.

Come agire per permetterle di mettersi a posto con i debiti? La maniera si troverà ma non sarà quella risolutiva perché gliene resteranno altri da pagare.

 Urge allora fare una riunione di condominio per vedere se i condomini sono disposti a darle del tempo.

Purtroppo però risulta difficile riunirli tutti quanti e, se non si arriva ad un certo numero di partecipanti,non si può decidere nulla.

Il portiere, per farli rincasare e metterli così nella necessità di dover partecipare all'assemblea di condominio, li colpirà nel loro punto debole: al maniaco delle serrature dirà che gli sono andati dentro i ladri, al Don Giovanni gli farà prendere atto del fatto che c'è una donna che vorrebbe conoscerlo e che l'aspetta nel palazzo in cui ha l'appartamento ed anche con gli altri si regolerà allo stesso modo.

Alla fine, con l'inganno, farà presenziare tutti quanti alla riunione di condominio, dove verrà deciso di concedere del tempo alla donna per permetterle di poter pagare i rimanenti debiti.

Film fatto bene, con una trama che in principio ci svela tutte le pecche caratteriali dei condomini per poi ritornarci sopra quando arriva il momento di costruire il finale speranzoso per la ragazza, che verrà salvata proprio dai suoi vicini di casa, colpiti nel loro punto debole per indurli a partecipare all'assemblea di condominio.

Simpatico in alcun punti, grazie alle scene che vedono come protagonisti De Filippo e Fabrizi, e valido nel farci capire come si viveva allora nei grandi palazzoni.

Qualche anno più avanti venne realizzata una pellicola, ''i pappagalli'', molto simile a quella in questione.

Si assomigliano perché in entrambe i fatti si svolgono all'interno di un palazzone e perché troviamo tra i protagonisti sia il portiere che l'uomo con l'attitudine a frodare, interpretati rispettivamente da Fabrizi e De filippo.

I ''pappagalli''  oggi viene ricordato soprattutto per la parte del film riservata a De Filippo perché è molto simile come trama all'episodio di Sordi ''le vacanze intelligenti''.

Comunque sono quei tipi di film che mi sento sempre di consigliare perché risultano leggeri e nello stesso tempo non banali. Uno stile che all’epoca andava molto di moda e che ancora oggi non sfigura affatto.

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