Regia di Frédéric Auburtin vedi scheda film
Blatter-agiografico
Una mediocre docufiction televisiva sulla storia della F.I.F.A. e della coppa del mondo di calcio. 110 minuti tutti slegati tra loro, dove tra una scena e l’altra trascorrono da 1 a 20 anni di narrazione, girati e interpretati con intensità e toni da spot pubblicitario.
Ma mentre la prima parte sulla mitica età dei pionieri è uno stucchevole e superficiale repertorio di luoghi comuni e buoni sentimenti sportivi in cui a mio parere si salva solo la buona fotografia, la seconda parte, oltre ad essere ancora più noiosa, sfiora addirittura l’involontaria comicità nel presentare in modo agiografico alcuni tra i più discussi personaggi che hanno occupato i vertici FIFA degli ultimi 50 anni.
Per gli appassionati qualche azione di calcio qua e là, la nazionale azzurra però si vede poco e quasi solo nelle più famose sconfitte, nonostante i quattro titoli vinti. Ciò non stupisce visto la nota scarsa simpatia che la nostra federazione ha sempre suscitato presso i vertici del calcio mondiale che hanno patrocinato l’opera.
Il cast è invidiabile ma non migliora il risultato: Depardieu non sembra ben adattarsi al ruolo e il personaggio di Jules Rimet risulta poco approfondito psicologicamente; meglio Sam Neill nella parte di Havelange, mentre Tim Roth riesce incredibilmente nell’impresa di fare sembrare Blatter ancora più antipatico di quanto non appaia nella realtà. Voto 4.
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